Aperitivo, pizza, concerto live o disco? Il sondaggio sulle abitudini dei giovani (e non)

Puntuale, puntualissimo, con cadenza praticamente trimestrale, torna in primo piano il tema del divertimento a Trento. Per provare a capire meglio chi sono i protagonisti della notte (o forse del tardo pomeriggio) in città vi proponiamo un sondaggio, con l'obiettivo di avere una sorta di fotografia dei giovani e meno giovani.

IL SONDAGGIO

Viste le notizie degli ultimi giorni l’Elysee di via Unterveger si aggiunge a una lista che è già piuttosto lunga. Senza andare troppo indietro nel tempo: Cantinota, Cafè de la Paix, il vecchio Elysee (piazza Venezia) e Bici Grill. Il punto in comune? Si tratta di locali che hanno avuto dei problemi, che sono stati chiusi o costretti a cambiare tipologia di servizio per questioni di ordine pubblico, soprattutto legate ai rumori. A questi se ne potrebbero aggiungere molti altri, coinvolti in schiamazzi, risse o spaccio o altro e finiti loro malgrado nelle pagine della cronaca per qualche episodio isolato. 

D’altra parte il tema della movida a Trento è ormai costantemente all’ordine del giorno. Qualche mese fa è stata perfino scritta una tesi a riguardo, nella quale si parlava di «diritto alla città» da parte di tutti e si sottolineava come «bisogna sempre saper distinguere tra movida, intesa come divertimento, attività giovanile, incontro, e malamovida, ovvero fenomeni di degrado e microcriminalità. Anzi, la buonamovida è una medicina per sconfiggere la malamovida». 

Ma i circa 300 giovani che abitualmente frequentavano l’Elysee, dove andranno questo weekend? Cosa offre la città per i ragazzi? Prima di tutto restiamo nel settore discoteche. In provincia ce ne sono alcune, ma quelle raggiungibili anche a piedi da chi abita in città sono, di fatto, tre: Elysee, Artè e Cantinota. Ognuna ha una tipologia di clientela e di offerta differente, ma chi vuole ballare a Trento ha queste tre possibilità, che per un mese diventeranno due. Ci sono poi i locali dove si suona dal vivo: in inverno, per problemi di spazi oltre che di regole, i live sono meno rispetto all’estate. Ma alcune possibilità ci sono, dalla Bookique in San Martino all’Angolo dei 33 alla Vela passando per il Porteghet in via Suffragio. Rispettando, ovviamente, il rigido regolamento comunale sui decibel e sul numero di concerti da poter organizzare in un mese.

Infine l’alternativa forse più gettonata del momento: gli «apericena». Proviamo a tradurre il neologismo. Prima di tutto va detto che, in linea di massima, riguarda un pubblico più adulto: non più studenti delle superiori o dell’università ma persone over 30, con una disponibilità economica diversa. Poi la sostanza: si tratta di un aperitivo che si trasforma in una cena, non essendo né l’uno né l’altro. Vari bar e locali del centro servono, insieme al classico calice di bollicine, allo spritz o alla birra, una serie di stuzzichini oltre a qualche patatina o arachide. Con i clienti che possono così pasteggiare chiacchierando con gli amici.

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