Esibizionista seriale salvato dalla depenalizzazione

Aveva due processi in un giorno

Aveva due processi nello stesso giorno per lo stesso reato - atti osceni in luogo pubblico - ma è stato «salvato» dalla depenalizzazione. Il reato è infatti tra quelli minori, una quarantina in totale, che sono stati cancellati con una provvedimento entrato in vigore nelle settimane scorse.  Insieme agli atti osceni, non sono più reati le ingiurie, la guida senza patente, il falso in scrittura privata. Addio anche a reati ormai obsoleti, come l’abuso di credulità popolare o la detenzione di beni confiscati dalla repubblica di Salò. E così l’imputato, con recidiva specifica, pizzicato ripetutamente di notte indaffarato con calzoni e mutande abbassate, se l’è cavata con una sentenza di proscioglimento perché la fattispecie non è più prevista come reato.

Due erano i procedimenti in cui il trentenne era imputato. Un primo caso risaliva all’ottobre del 2004 quando l’uomo compì atti osceni nel cuore della notte davanti a due ventenni che, comprensibilmente spaventate, fuggirono lungo il ponte di San Lorenzo. L’imputato pare che le abbia seguite in bicicletta. Le ragazze alla fine riuscirono a nascondersi in un cortile privato da dove chiamarono con il telefono cellulare la polizia. Il secondo procedimento riguardava tre diverse “esibizioni” davanti ad altrettante donne tra febbraio e marzo 2015 con appostamento notturno nel passaggio che collega Le Albere con il centro della città.

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