Missione a Vienna per i tre governatori Euregio «Il Brennero non può diventare una barriera»

"Il destino dell'Unione europea si decide al Brennero". Lo hanno detto i presidenti della Province autonome di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Ugo Rossi, e quello del land Tirolo Guenther Platter, dopo una seduta straordinaria della giunta dell'Euregio Triolo-Alto Adige-Trentino.

Domani, martedì, i tre governatori incontreranno a Vienna il ministro degli interni, Johanna Mikl-Leitner, per chiedere un intervento concordato per gli imminenti controlli di frontiera al Brennero.

Nei prossimi giorni Kompatscher, Rossi e Platter vedranno anche il ministro degli interni Angelino Alfano.

I tre governatori hanno sottolineato che controlli di frontiera al valico italo-austriaco hanno "un immenso valore simbolico e storico".

"Si rischia - hanno aggiunto - che al Brennero si crei un collo di bottiglia". L'Euregio chiede perciò la "messa in sicurezza" dei confini esterni dell'Ue e una distribuzione equa dei migranti su tutti gli stati membri.

In questi giorni sia il capo della giunta sudtirolese sia Rossi si sono espressi con ferma contrarietà sulla ipotesi che al Brennero si edifichi una barriera e la frontiera diventi sigillata con chiusura notturna come avviene al confine sloveno.

La questione dei profughi "non si risolve con filo spinato e muri", dicono i Verdi altoatesini, chiedendo che l'Italia, assieme all'Europa cerchi soluzioni che "limitino i movimenti dei profughi verso nord". In vista di un'eventuale chiusura al Brennero, i Verdi chiedono che l'Alto Adige si doti di una rete di assistenza con sufficienti posti letto dal Brennero in giù.

I Verdi, inoltre, chiedono l'istituzione di un coordinatore a lungo termine dell'accoglienza profughi. Per l'Alto Adige - concludono i Verdi - "non v'è motivo di allarmismo, ma di una maggiore attenzione, abilità di contrattazione e gestione più efficiente".

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