Cucciolo di pitbull maltrattato, proprietario farà lavoro volontario

Nelle liti, violente, tra ex fidanzati ad avere la peggio è stato il povero cane: la cucciola di pitbull aveva infatti le zampe fratturate. Dopo essere stata sottratta al proprietario manesco, il cane è stato curato e accudito dall’associazione «Sos animali Pinè»: ora potrà essere adottato dalla persona che lo aveva preso in affido per conto dell’associazione. Il procedimento penale a carico del padrone, un 21enne della val di Non, ieri è approdato in Tribunale: la difesa, sostenuta dall’avvocato Matteo Benvegnù, ha chiesto la messa alla prova. L’imputato seguirà un percorso, con attività di volontariato presso un’associazione, che se portato a termine in modo positivo porterà all’estinzione del reato.

Sul tappeto rimangono alcune questioni di natura civilistica. La difesa aveva trovato un accordo con l’avvocato Valentina Tomio, legale di «Sos animali di Pinè», accettando di cedere in modo volontario il pitbull «Shiva» all’associazione che poi lo darà in adozione alla persona che in questi mesi si è occupata di lei. All’udienza di ieri si è costituita parte civile anche la Lega nazionale per la difesa del cane con l’avvocato Alfonso Pascucci. L’associazione chiede il risarcimento dei danni morali quantificati in 8.000 euro.

Il procedimento penale era nato dalle dichiarazioni rese ai carabinieri dall’ex fidanzata dell’odierno imputato. I militari erano intervenuti dopo l’ennesima, violenta lite tra i due. La ragazza riferì che il fidanzato aveva picchiato lei e pure la cucciola di pitbull. Il procedimento penale si è poi spezzato. Il fascicolo per maltrattamenti a carico della ex è ancora pendente, con udienza preliminare a maggio, mentre quello per maltrattamento di animali è approdato subito in giudizio.

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