Case, il calo dei prezzi non si ferma Nel corso del 2015 sono scesi del 5,6%

di Angelo Conte

Non si ferma il calo dei prezzi per gli immobili residenziali a Trento e in Trentino. La conferma arriva dalle analisi del sito Immobiliare.it che ha confrontato i prezzi offerti dai proprietari nel 2015 e ha rilevato un calo ulteriore del valore al metro quadro chiesto. In città i prezzi negli ultimi 12 mesi sono scesi del 5,6% (tra dicembre 2014 e dicembre 2015), con una tendenza che si conferma, anche se meno marcata, anche nell’ultimo semestre dell’anno passato. Tra giugno 2015 e dicembre 2015, infatti, i prezzi sono calati del 2,1%. E anche a gennaio i valori scendono e sono i più bassi da due anni a questa parte.

Se la dinamica dei prezzi, in media, è ancora discendente, qualche segnale di ripresa di interesse da parte dei compratori viene segnalato dagli agenti immobiliari. Non solo: nel momento in cui il prezzo richiesto sia in linea con quanto il mercato richiede e non si avvicini ai valori pre-crisi ormai irraggiungibili, anche i tempi per concludere l’affare si accorciano notevolmente a 2-3 mesi massimo.

Prezzi ancora in calo

Secondo l’analisi di Immobiliare.it i prezzi medi richiesti a dicembre 2015 sono scesi nel capoluogo e sono arrivati a 2.646 euro a metro quadro per gli immobili residenziali, con un calo del 5,6% rispetto al dicembre 2014. Ma non basta, a gennaio 2016, la cifra media richiesta da chi mette in vendita gli case e appartamenti è scesa ulteriormente ed è arrivata a quota 2.565 euro al metro quadro, quando due anni prima la cifra richiesta era pari a 2.773 euro, oltre il 7,5% in più. Per un immobile di 70 metri quadrati in città, quindi, in due anni i prezzi offerti sul mercato in media sono passti dai 194.100 euro di fine gennaio 2014 ai 179.550 euro del mese scorso.

Mercato in calo anche in provincia

Non solo in città, i dati evidenziano un calo dei prezzi anche nel resto della provincia. A gennaio il prezzo medio è stato pari a 2.352 euro al metro quadro, due anni fa si era a 2.525 euro. Se si guarda alle diverse tipologie di immobili residenziali, gli appartamenti in provincia a gennaio vedono un prezzo medio di 2.393 euro al metro contro i 2.589 euro per la città di Trento, un attico/mansarda a 2.820 euro al metro contro i 3.024 euro per la città, la villetta a schiera 2.069 euro al metro contro 2.104 euro per la città.

Vendite a sconto per fare cassa

A spiegare le ragioni dell’andamento del mercato è Marco Gabardi presidente di Anama, gli agenti immobiliari di Confesercenti. «Nelle zone più appetibili come il centro storico, la bolghera e la collina i prezzi sono stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, zone che già hanno avuto un calo rispetto agli anni precedenti». La media indica però un calo dei prezzi. «Il fatto è che c’è chi vende per necessità ed è disposto a scendere sotto il prezzo medio perché ad esempio imprenditori che devono capitalizzare l’azienda e vendono in fretta per avere liquidità» continua Gabardi.

Ma i tagli ai prezzi sono legati anche a un altro fenomeno: «Stiamo vivendo in un’epoca per cui per comprare in una zona più bella o una casa più grande si deve vendere ciò che già è in proprietà e chi vende per vendere e avere liquidità soffre molto la trattativa sul prezzo. E poi quando diventano a loro volta acquirenti recuperano poi parte del prezzo sull’acquisto successivo».
Gabardi indica comunque che c’è «un approcio diverso dal 2015 al mercato immobiliare, ossia c’è un maggior interessamento da parte dei potenziali acquirenti». Però Gabardi vede un rischio per chi vende: «Se si tiene il prezzo alto per l’impatto emotivo del cliente ci vuole molto più tempo o non si vende neppure». Per quanto riguarda la tipologia di appartamenti, quelli destinati a prima casa «stanno risentendo meno della crisi» e i «bicamere e tricamere risentono meno del calo del mercato, mentre anche il miniappartamento sta riprendendo un po’».

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