Brindisi, arrestato il sindaco Inchiesta sulla gestione rifiuti

Il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un imprenditore e un commercialista, sono stati arrestati questa mattina dalla polizia nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l'imprenditore il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa.

Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa.

Oltre al sindaco, ai domiciliari è finito il commercialista Massimo Vergara, che avrebbe curato personalmente il versamento di un debito in contanti ad Equitalia mentre l'imprenditore Luca Screti è stato portato in carcere dagli agenti della Digos. Quest'ultimo è amministratore della Nubile srl, l'azienda incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani.

La polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni finalizzate all'acquisizione di documentazione utile all'indagine e ha sequestrato l'impianto per la produzione di Cdr e Css nella zona industriale di Brindisi.

Perquisizioni in corso da parte dei poliziotti della Digos anche a casa del primo cittadino di Brindisi, Mimmo Consales.

Giornalista, Consales, è stato eletto nel maggio 2012 nelle file del Pd ed è al vertice di una coalizione di centrosinistra.

Il sindaco di Brindisi affronta una crisi di governo della città ormai da mesi e uno scontro con il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e con i vertici locali del Pd.

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