Influenza, epidemia in ritardo ma i casi stanno aumentando

di Patrizia Todesco

Pericolo scongiurato o semplice ritardo? Per gli esperti è più probabile la seconda ipotesi. Resa il fatto che durante le vacanze appena trascorse non c’è stata la classica epidemia di influenza che negli anni scorsi metteva a letto migliaia di bambini e anche un buon numero di adulti.
Ad eccezione di qualche virus para-influenzale i veri e propri casi di influenza ancora se ne sono visti pochi. L’abbassamento delle temperature potrebbe, nei prossimi giorni, favorire la circolazione del virus che lo scorso anno aveva visto un numero elevato di contagi.
Secondo i dati riportati da Influnet nella 53esima settimana del 2015 il valore dell’incidenza totale è stata pari a 1,64 casi per mille.

«L’attività dei virus influenzali è ai livelli di base e, nelle ultime due settimane, il valore dell’incidenza, è inferiore a quello raggiunto in molte delle precedenti stagioni influenzali», si legge nel rapporto. Nella settimana tra il 28 dicembre e il 3 gennaio sono stati circa 100 mila in Italia gli ammalati per un totale di 746 casi dall’inizio delle registrazioni. Numeri bassi se si pensa che solo lo scorso anno i malati nella settimana di Capodanno erano stati 240 mila.

Un incidenza più alta è stata registrata in Trentino (3,23 per mille), un valore superato solamente dal Piemonte e dalla Campania. Nella nostra provincia l’incidenza maggiore è stata registra nella fascia d’età tra i 0 e i 4 anni (10,56 per mille) seguita dalla fascia tra i 5 e i 14 anni (4,03 per mille). Molto pochi i casi tra gli anziani: si parla di 1 caso ogni mille over 65.
Il dato più elevato, fa rilevare però Influnet, può essere dovuto dal fatto che in alcune regioni vi è stato un numero ristretto di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.

La certezza, secondo gli esperti, è che tutti i dati sono ora destinati ad aumentare.
Se il caldo anomalo delle scorse settimane ha frenato la diffusione del virus, con l’abbassamento delle temperature e il ritorno a scuola di bambini e ragazzi, la corsa dovrebbe partire e i numeri aumentare rapidamente verso il picco previsto probabilmente tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

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