Minacce alla dottoressa per il certificato di malattia

Non è raro che un paziente, magari dopo avere curiosato su qualche sito di medicina in internet, si faccia la diagnosi da solo. Con i rischi che questo comporta

Non è raro che un paziente, magari dopo avere curiosato su qualche sito di medicina in internet, si faccia la diagnosi da solo. Con i rischi che questo comporta, ovviamente. Ma in questo caso la paziente non si sarebbe limitata a stabilire l’origine del suo male e avrebbe addirittura preteso di decidere da sola i giorni di malattia: due settimane. Di fronte alla contrarietà della dottoressa, che certo era l’unica deputata a valutare il caso della paziente, ha reagito con violenza e, aiutata dal compagno, l’ha costretta a firmare il certificato. Per questo due quarantenni trentini sono finiti a processo con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

L’incredibile episodio è successo lo scorso febbraio in un ambulatorio periferico. Secondo quanto ricostruito dall’accusa la donna si è rivolta alla dottoressa - suo medico di famiglia -  lamentando un problema di salute. Un disturbo che, secondo l’imputata, richiedeva un riposo di due settimane. Per questo aveva chiesto con una certa insistenza alla dottoressa di farle un certificato di malattia di due settimane. La vittima, a quel punto, come farebbe qualsiasi medico, ha esaminato la situazione, spiegando alla paziente che il problema segnalato non richiedeva un congedo dal lavoro così lungo e che comunque era necessario eseguire alcuni accertamenti per fare una diagnosi precisa. Controlli ai quali la donna non aveva a quanto pare alcuna intenzione di sottoporsi. Circostanza che, evidentemente, rendeva anche più complicato il lavoro del medico, chiamato a fare una valutazione senza gli elementi diagnostici necessari.

Sta di fatto che la donna era decisa a spuntarla e, di fronte alla risposta negativa della dottoressa, l’imputata non si sarebbe affatto rassegnata. Anzi, a quel punto, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era intervenuto il compagno a darle man forte. L’uomo avrebbe ribadito la richiesta di ottenere il certificato, iniziando ad urlare ed inveire contro il medico di famiglia e sbattendo con forza i pugni contro il tavolo. Un atteggiamento aggressivo che ha lasciato di pietra la donna.

Impaurita da quanto stava accadendo e temendo che l’uomo potesse passare dalle parole alla mani ha deciso di assecondare la richiesta della coppia ed ha firmato il certificato di malattia. Nel frattempo, le grida che provenivano dall’ambulatorio, avevano allarmato anche la segretaria, che aveva deciso di chiamare le forze dell’ordine, temendo che la dottoressa fosse in pericolo. Quando gli agenti della polizia locale sono arrivati la coppia si era già allontanata, ma la dottoressa era visibilmente sconvolta e spaventata per quanto le era successo e dalla brutale aggressione verbale subita. La coppia, per la quale è scattata la denuncia per violenza o minaccia a pubblico ufficiale, si trova ora a processo.

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