Una nuova, grande e moderna discoteca a Trento

di Matteo Lunelli

Siete mai stati in una discoteca in Trentino? Beh, dimenticatevela, qualunque fosse. Da sabato sbarcherà a Trento «Artè», un locale grandissimo, moderno, innovativo che potreste trovare nelle grandi città, a Brescia o nella riviera romagnola, ma che mai vi aspettereste di trovare nella tranquilla e sonnolenta città del Concilio. 

Una capienza che supera le mille persone, seicento metri quadrati ai quali aggiungere gli ampi soppalchi, varie postazioni bar, varie consolle, tribunette per l’animazione, possibilità di organizzare cene, congressi e varie tipologie di spettacoli artistici. Tutto nuovo, tutto di design, tutto studiato nel minimo dettaglio. Non siamo, appunto, in una grande città, ma siamo in via Unterveger a Trento nord, nel capannone che ospita il Prix tra l’Oviesse e la ferrovia. 

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Il proprietario è Gabriele Sartori, una figura molto nota in Trentino nell’ambito della vita notturna: il 54enne di Molveno gestisce lo Shuttle di Andalo, ma negli anni si è mosso in tutta Italia e anche all’estero. «Nel 2008 sono rientrato dopo 5 anni in Brasile, dove ho gestito dei locali. Ora sono pronto per questa nuova grande avventura. A gennaio ho visto per la prima volta questa struttura, a luglio abbiamo iniziato a lavorare e sabato alle 22 si apre».

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Una discoteca ambiziosa, ma tutto è stato studiato nei minimi dettagli, con entusiasmo, passione ed esperienza. «Grazie a un accordo con Prix ed Eurobrico avremo a disposizione circa 400 parcheggi. Lo staff è composto da circa 30 persone, con Anca, un vero e proprio braccio destro, che curerà il bar, mentre le pubbliche relazioni sono affidate ad Andrea «Rosso» Speccher. Una decina di persone saranno impiegate nella sicurezza, poi ci sarà chi si occupa del bar, del guardaroba e delle ragazze che accompagneranno nei tavoli esclusivi gli ospiti. Abbiamo scelto di far entrare solo i maggiorenni, sarà un locale per tutti ma la fascia d’età più importante crediamo sarà under 30: l’ingresso costerà 16 euro con consumazione (dalla settimana prossima 14 se si entra prima delle 00.30) e saremo aperti inizialmente venerdì e sabato, poi forse anche giovedì e domenica, ma ci stiamo ragionando. Si ballerà fino alle 4 del mattino. Ci aspettiamo di attirare anche clienti dall'Alto Adige e dal Veneto».

Sartori non quantifica l'investimento, ma ci sorride e, sospirando, ci dice «elevato». Perché Artè è una discoteca, ma non solo. «Ci sonodue sale, che si chiamano Picasso e Decò, autonome e indipendenti, dove potremmo suonare generi diversi. Ci sono divanetti, tavolini, servizio bar e dei locali per fumatori. Oltre alla classica pista da ballo faremo spettacoli e intrattenimento, come danza aerea o mangiafuoco».

La parola ordine è una sola. «Vogliamo far divertire le persone. Sappiamo che il locale è una scommessa, ma crediamo di riuscire a vincerla, perché tutto è stato pensato nel dettaglio e tutte le persone dello staff mettono il cuore nel loro lavoro». Il primo scoglio è stato superato questa mattina: la commissione provinciale di vigilanza ha effettuato un sopralluogo e detto che è tutto ok. «Stiamo lavorando giorno e notte e non vediamo l'ora che sia sabato».

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