Bergamo, quindicenne uccide connazionale marocchino

Un 15enne è stato sottoposto a fermo per l’omicidio di Mohamed El Khouman, marocchino di 30 anni ucciso con almeno cinque coltellate mercoledì sera a Zingonia di Verdellino (Bergamo). Il ragazzo, anche lui marocchino, è senza fissa dimora: sentito alla Procura dei minori di Brescia, ha ammesso di essere l’autore materiale del fatto.

Il ragazzo avrebbe ucciso il suo connazionale al culmine di una lite e utilizzando un machete.

Ha raccontato di aver reagito alle minacce di El Khouman, a sua volta armato di un coltello. Ad arrestarlo i carabinieri di Treviglio e Bergamo. Nella concitazione della rissa costata la vita al trentenne era stato anche esploso un colpo di pistola, che aveva ferito Otmane El Khouman, fratello minore (27 anni) della vittima: colpito a una gamba dal proiettile, ora è fuori pericolo.
All’ origine della lite una faida familiare e questioni di spaccio di droga nella zona.

Ha ammesso di aver utilizzato una falce e di aver infierito sul corpo di Mohamed El Khoumam anche quando il suo connazionale trentenne era caduto a terra, ma per rispondere alle minacce di quest’ultimo, a sua volta armato di un coltello: questo il racconto fornito agli inquirenti dal 15enne marocchino arrestato per l’omicidio di El Khoumam, ucciso mercoledì sera a Zingonia, e per il tentato omicidio di suo fratello Otman El Khoumam, ancora ricoverato al policlinico San Marco di Zingonia per la recisione dell’arteria femorale e per il distacco parziale di una mano.

Il minorenne marocchino si trova rinchiuso nel carcere minorile di Milano.

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