Bici Grill, interviene ufficialmente il Comune «Ci sono stati abusi, siamo dispiaciuti per i giovani»

Nessun problema con i voli notturni del 118. O, meglio, non solo. Il Comune di Trento, a più di 4 giorni di distanza dall'esplosione del caso Bici Grill, interviene ufficialmente sull'argomento fornendo tutte le spiegazioni. Gli eventi del mercoledì sera in via Lidorno sono dei veri e propri abusi: l'amministrazione, dopo oltre due anni dal primo di questi eventi, se n'è accorta e ha stoppato con un'ordinanza le feste, diventate un vero e proprio must per migliaia di giovani trentini.

Nel comunicato si specifica come i gestori del Bici Grill non abbiano rispettato una serie di norme inserite nella convenzione stipulata con il Comune. Prima della lista la costruzione realizzata «in zona agricola non ammesse dal piano regolatore»: insomma quella casetta di legno, quella dove il Pd del sindaco Andreatta ha messo i propri manifesti elettorali durante la presentazione delle liste elettorali, quella dove si è svolto il ricordo di Oskar Piazza dopo la sua morte in Nepal e quella dove si è svolta la festa dell'Aquila Basket non poteva stare lì. Poi si specifica come l'area di fronte al locale abbia funzione agricola e sostarci per ballare, bere e chiacchierare durante una festa non è evidentemente una funzione agricola. Ancora: sono stati ampliati i parcheggi per far fronte all'arrivo di circa tremila giovani ogni mercoledì sera e questo non era previsto dalla convenzione. Infine la struttura coperta del Bici Grill è stata ampliata in violazione del limiti urbanistici.

Nelle righe conclusive del comunicato, infine, il Comune si dice dispiaciuto per i giovani ma si dice disponibile a sostenere le iniziative per il divertimento.

IL COMUNICATO DEL COMUNE

La violazione delle norme nazionali dell'Enac è solo uno degli aspetti all'origine dell'ordinanza che, lo scorso 21 settembre, è stata emessa all'indirizzo del Bicigrill di via Lidorno. Tra le diverse motivazioni del provvedimento, ci sono innanzitutto alcune difformità urbanistico-edilizie, che si configurano come veri e propri abusi, messi in atto per rendere possibile l'organizzazione degli eventi del mercoledì. 

A tal proposito è bene ricordare che il Bicigrill  apre a gennaio 2014 come struttura edilizia a supporto della viabilità ciclabile. Insediata in una zona per servizi pubblici, destinata a viabilità, la struttura è stata aperta previa sottoscrizione di una convenzione con il Comune, come previsto dal piano regolatore. Accanto all'area del Bicigrill c'è una zona agricola, in cui è stato autorizzato un parco con orti tematici, funzione del tutto coerente con la destinazione d'uso. L'ordinanza in questione contesta dunque svariate difformità rispetto al piano regolatore e alla convenzione stipulata con il Comune. In particolare:

- la realizzazione di costruzioni in zona agricola non ammesse dal piano regolatore
- la trasformazione della funzione agricola in quella di pubblico esercizio e di area per manifestazioni e spettacoli
- l'acquisizione di parcheggi ulteriori da parte dei gestori della struttura rispetto al limite massimo previsto nella convenzione, limite stabilito in conseguenza della funzione del Bicigrill, a supporto alla viabilità ciclabile
- l'ampliamento della superficie coperta della struttura del Bicigrill in violazione del limiti urbanistici.

Sono state proprio le difformità urbanistico-edilizie, determinate dalla necessità di supportare eventi frequentati da un numero elevatissimo di persone, a far sì che l'attività del Bicigrill entrasse in conflitto con la normativa nazionale riguardante le aree limitrofe agli aeroporti. Si precisa che il gestore del Bicigrill era a conoscenza dell'obbligo di rispetto di tali vincoli sin dal gennaio 2014. I controlli del Comune, partititi lo scorso luglio, sono conseguenti all'autorizzazione provinciale per manifestazioni e spettacoli nel periodo giugno – novembre 2015, e si sono concretizzati nei sopralluoghi di agosto e settembre e infine nell'ordinanza che intima non solo la sospensione degli eventi del mercoledì, ma anche la demolizione delle opere abusive e il ripristino della destinazione urbanistica dell'area.

E' con rammarico che l'Amministrazione comunale limita questa esperienza di aggregazione apprezzata soprattutto dai giovani. Oggi come già avvenuto in passato in altre occasioni, il Comune è comunque disponibile a sostenere le iniziative e a valutare le proposte che favoriscono l'incontro e il divertimento, fermo restando il rispetto delle regole, che costituiscono un vincolo tanto per la pubblica amministrazione, quanto per i cittadini.

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