Ex fidanzato stalker in trasferta molestava la pallavolista

Sarà messo in prova

Nel ricco campionario degli atti persecutori mancava il caso dello stalker “in trasferta”. Proprio così: siamo di fronte ad un classico caso di ex fidanzato incapace di farsi una ragione del naufragio di una storia d’amore. Fin qui accade spesso. La particolarità di questo caso, approdato nei giorni scorsi in Tribunale, è che la vittima è una giocatrice di pallavolo costretta a sopportare la presenza, inquietante, dell’ex fidanzato anche in occasione delle  partite giocate in trasferta fuori provincia. Non che lui in quelle occasioni fosse particolarmente aggressivo, ma per un’atleta che durante la partita deve essere concentrata per dare il meglio di sé, scorgere sulla tribuna l’ex fidanzato che ti fissa doveva essere molto fastidioso, per certi aspetti anche inquietante.

A processo è finito un  35enne della Valsugana con l’accusa di atti persecutori. «Con condotte reiterate - si legge sul capo di imputazione -  minacciava e molestava (omissis) in modo da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria, costringendola ad alterare le proprie abitudine». Come spesso accade in questi casi, siamo di fronte ad un ex fidanzato che non accettava di essere stato degradato al livello di amico. La ragazza era stata quindi costretta a tagliare ogni rapporto con lui. Invito che, però, era stato del tutto ignorato nonostante fosse intervenuto anche il padre della vittima per chiedere di lasciare in pace la figlia.  Secondo l’accusa l’imputato, «con petulanza, intesa come volontà specifica di dare fastidio ad una persona, arrecava disturbo a (omissis) continuando a pedinarla appostandosi all’esterno del luogo ove svolge attività di tirocinio, presso la palestra ove esegue gli allenamenti di pallavolo, nel corso delle manifestazioni sportive di pallavolo in sede e durante la trasferte, nei luoghi di ritrovo solitamente frequentati dalla querelante».

Il procedimento penale si è chiuso in modo indolore per l’imputato. Il giudice ha infatti accettato la messa in prova come richiesto dal difensore, l’avvocato Andrea Stefenelli. Naturalmente dovrà evitare contatti con la ex.

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