Ancora vandalismi al Bar Renée

Ormai accade quasi tutte le domeniche: Renée Cantamore, titolare dell'omonimo ristorante bar pizzeria di via Maccani, il giorno di chiusura del suo locale lo trascorre a ripulire e riparare i danni provocati dei vandali notturni. Si tratta di giovani, troppo "carburati", che non trovano di meglio da fare che concludere la nottata spaccando tutto quanto viene loro a tiro. Purtroppo spesso si tratta di sedie o tavoli del bar di Renée Cantamore che è, comprensibilmente, stufa. 

L'ennesimo episodio risale alla note tra sabato e domenica scorsi. «Speravo di godermi una domenica di relax in montagna - dice la titolare del locale - e invece i vicini di casa, che cortesemente tengono un occhio sul locale quando è chiuso, ci hanno chiamato perché c'erano stati nuovi danneggiamenti notturni. Ovviamente, per l'ennesima volta, siamo dovuti accorrere per pulire e sistemare». Come documenta la foto postata su Facebook dalla stessa titolare, un pianale di cristallo di uno dei tavoli è andato in mille pezzi. Gli autori sono ignoti, ma, chissà, forse non per molto. Dopo un altro recente danneggiamento Renée Cantamore aveva messo su internet il filmato delle telecamere di sicurezza. I vandali avevano dunque un volto tanto che il responsabile, dopo essere stato riconosciuto, si è presentato presso il locale per chiedere scusa e risarcire il danno arrecato. 

«In passato non sporgevo denuncia - dice la titolare del locale - anche per quieto vivere con la discoteca qui vicina. Mi rendo conto che anche per loro è difficile controllare quanto accade all'esterno dei locali. Ora però farò un esposto perché non è più tollerabile subire danni quasi tutti i fine settimana. Gestisco il locale da sei anni, ho una clientela affezionata e selezionata, ma dopo la nostra chiusura accade di tutto. Da circa un anno la situazione qui intorno è molto peggiorata. Mi rendo conto che per le forze dell'ordine è difficile presidiare il territorio in modo capillare, ma qualche passaggio in più nella nostra zona potrebbe aiutare».

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