Le vacanze? Sempre più in Italia

di Fabia Sartori

Ai trentini piacciono sempre più le vacanze italiane. E non tanto per una riscoperta delle mete turistiche che si trovano lungo lo Stivale. Il vero «deterrente» che i trentini trovano nello spingersi a sud o a sud est dell'Italia sono i disordini e le guerriglie che si stanno verificando in molti Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. In particolare, le destinazioni che hanno perso più appeal rispetto agli anni passati sono la Tunisia, il Mar Rosso e le località che si affacciano sul Mediterraneo. Parola di Laura Bolgia dell'omonima agenzia viaggi in piazza Dante. «Sono i motivi di sicurezza personale a bloccare le persone in partenza, che fino all'anno scorso prediligevano le mete estere - dice - La gente ha paura di incappare in qualche attentato o attacco di guerriglia». A confermare le scelte dei trentini in fatto di vacanze è anche Daniele Bonazza della Gitan Viaggi: «Le destinazioni del Medio Oriente sono in drastico calo, anche in aree come la Giordania che sarebbero relativamente tranquille - dichiara - Sharm El Sheikh è uno dei luoghi che hanno perso moltissimi turisti trentini (almeno l'80%). Ed anche il Marocco è in drastico calo».

La Tunisia cola a picco. Almeno questo è quanto appare dal quadro creato dalle agenzie di viaggi trentine. «Certamente i recenti fatti di violenza che sono accaduti, e che i media hanno riportato - dice Federico Gregori - non invogliano i turisti a raggiungere la Tunisia, e questo comporta un maggior afflusso di persone in Italia o nelle principali capitali nordiche ed europee». Da sottolineare che pare che molti operatori turistici abbiano addirittura smesso di organizzare i viaggi in Tunisia, in quanto «gli alberghi non riescono ad arrivare a livelli di prenotazione tale per cui la realizzazione del viaggi diventi sostenibile da parte degli organizzatori stessi». Bonazza afferma che da qualche giorno alcune compagnie di viaggi in crociera hanno eliminato tutti attracchi nei porti della Turchia: «Le navi faranno tappa solamente nelle isole della Grecia - spiega - La quale non ha perso il suo fascino per i turisti».

«Resistono la Grecia e la Spagna, nonostante le problematiche connesse alla stabilità dell'economia interna», racconta Bolgia. Ma il vero e proprio «exploit» appartiene alle località marittime italiane: «Sardegna e Sicilia, Puglia e Calabria sono le più gettonate - prosegue - Ma anche il mar di Croazia e l'alto mar Adriatico, il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia hanno accresciuto i loro visitatori italiani e trentini». Bonazza aggiunge le capitali nordiche ed europee, soprattutto per i turisti che hanno «fame» di cultura: «Islanda ed Irlanda - racconta - E adesso che arriva l'autunno torneranno all'apice Londra e Parigi, Lisbona e Madrid, senza scordare le principali città dei Paesi dell'Est». Bolgia termina dicendo che la grande novità dell'anno in corso, almeno per chi se lo può permettere, è la vacanza in Giappone in abbinamento alla Micronesia.

Un'ultima precisazione è sull'Expo di Milano: «Per quanto ci riguarda - dice Bolgia - le prenotazioni per visite «personali» non hanno avuto particolari impennate. Invece, moltissimi enti, associazioni oppure aziende hanno scelto di raggiungere l'evento in gruppo guadagnando tariffe molto vantaggiose». Infine, i titolari delle agenzie viaggi dichiarano che la spesa media sostenuta da un nucleo famigliare si aggira sui 2.000 o 3.000 euro a seconda dei periodi e delle destinazioni. A viaggiare, poi, sono indifferentemente coppie di adulti giovani o anziani. Ed anche molte famiglie che optano in prevalenza per i sette giorni di vacanza a discapito della quindicina ormai poco diffusa.

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