Conigli, fallita l'operazione «cattura». I roditori padroni del cimitero cittadino

di Giuseppe Fin

I conigli continuano ad essere «padroni» indisturbati del cimitero monumentale. Non solo proseguono indisturbati a scorrazzare durante tutte le ore del giorno mentre i cittadini fanno visita a propri cari defunti, ma bisogna stare attenti anche a non calpestare gli escrementi di questi piccoli animali. La situazione che si può vivere in questi giorni al cimitero è identica a quella di un anno fa. Anzi, sembra essere addirittura peggiorata visto che ormai le persone non portano quasi più fiori freschi ai propri defunti, ma sono costretti acquistarne di plastica o tessuto.

L'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Andreatta non è riuscita fino ad ora a trovare una soluzione definitiva. Nell'ottobre del 2014 il Comune aveva emesso un'ordinanza urgente nella quale si parlava di «inizio operazione di cattura e allontanamento» dei conigli dal cimitero dopo aver registrato «visitatori del cimitero esasperati a causa delle sistematiche razzie di fiori e della sporcizia lasciata dagli animali». La stessa Azienda Sanitaria, dopo un aumento dei conigli, aveva dichiarato «che sono un potenziale veicolo di rischio sanitario».

Ecco che l'allora assessore all'Ambiente, Michelangelo Marchesi, aveva spiegato che sarebbe stata «la Lav, la Lega antivivisezione, a procedere alla cattura e al rilascio degli animali in un ambiente naturale già colonizzato da conigli, in cui non ci sia alcun rischio di arrecare danno». Un' operazione, annunciata con toni trionfalistici, che si sarebbe dovuta svolgere alla sera a porte chiuse del cimitero. Il costo per le casse del Comune è stato pari a zero ma, oggi, a circa dieci mesi di distanza, abbiamo verificato che anche i risultati ottenuti sono stati pari a zero.

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