Le stufe a legna dei rifugi, almeno per ora, sono salve Arriva una deroga della commissione anti incendi

Le stufe a legna dei rifugi, almeno per ora, sono salve. La commissione provinciale anti incendi ha infatti concesso una deroga parziale alle norme che impongono fonti di calore centralizzate. Nel frattempo, però, è stato chiesto un parere al Ministero dell'interno in ordine a questa norma, che aveva sollevato malumori e perplessità tra i gestori del rifugi. Anche la Sat era intervenuta, chiedendo alla Provincia di cancellare il divieto: «Sì alla sicurezza, ma senza esagerazioni».
Almeno per i prossimi mesi, dunque, gli escursionisti potranno continuare a godere del caldo tepore generato dalle stufe a legna. La normativa che aveva messo in subbuglio gli amanti della montagna si trova in due decreti: il primo del 9 aprile del 1994 che riguarda più specificatamente le strutture alberghiere e il secondo, invece, del 3 marzo del 2014 che regola la normativa antincendio anche per i rifugi di montagna, escludendo la possibilità di avere stufe a legna nelle sale.

Via le stufe a legna

La rabbia dei gestori

 

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