Maturità, domani è il giorno del «quizzone»

Tutto quello che si deve sapere sulla terza prova

Ci siamo: per gli studenti che affrontano la terza prova della Maturità 2015 è arrivato il giorno dell cosiddetto quizzone. Si tratta dello scritto più temuto dai quasi 500 mila studenti perché, essendo preparato dalle singole scuole, non se ne possono conoscerne in anticipo né le materie né tantomeno i quesiti. La terza prova di maturità non è a carattere nazionale, e non sarà il Miur quindi a dare le tracce: ogni commissione dovrà quindi decidere struttura e tipologia. Dopo la fuga di notizie di qualche giorno fa, prontamente smentite dal ministero, sull'obbligo di 5 materie in terza prova, ecco il vademecum di Skuola.net.

DECIDONO I PROF

A seguire il secondo scritto si riuniscono le commissioni per stabilire la struttura della terza prova. Le sorprese non mancheranno, ma fino ad un certo punto. Infatti i prof dovranno basarsi sul documento di classe del 15 maggio, che contiene i testi delle simulazioni di terza prova fatte durante l'anno, e sottoporre ai maturandi la stessa tipologia. La durata dello scritto viene deliberata in relazione alla complessità della prova, solitamente si danno 3 ore.

TRACCE SCELTE LA MATTINA STESSA

In settimana sono già state stabilite dalle commissioni quali e quante materie saranno quelle sulle quali verterà la terza prova. Ciascun prof della disciplina interessata ha fornito due proposte di quesito, da presentare oggi stesso. Il giorno della prova quindi sarà scelto quello da sottoporre agli studenti.

IL CLIL E L'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Tra le novità di quest'anno in terza prova ci sarà la disciplina non linguistica insegnata in una lingua straniera secondo il metodo Clil. Tra le materie in terza prova potrà infatti esserci anche questa. Un altro elemento preso in esame saranno poi le eventuali esperienze di alternanza scuola-lavoro. Come ha precisato il ministero nell'ordinanza 11/2015 del 29 maggio 2015: "la commissione tiene conto, ai fini dell'accertamento delle competenze, abilità e conoscenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL, descritte nel documento del 15 consiglio di classe". E poi "nell'accertamento della conoscenza della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera tramite la metodologia CLIL, la Commissione terrà conto della modalità con cui tale insegnamento è stato attivato, secondo le risultanze del documento del consiglio di classe di cui all'art. 6 della presente ordinanza".

IL MISTERO DELLE 5 MATERIE

Una fuga di notizie alla vigilia degli esami di stato 2015 voleva che da quest'anno in terza prova fossero obbligatorie 5 materie per tutti. Tuttavia un comunicato del Ministero ha chiarito la questione: "Nessuna sorpresa sulla terza prova dell'Esame di Maturità che non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, come trapelato su alcuni organi di stampa, ma fino ad un massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del 2000. La terza prova è predisposta dalle Commissione d'esame sulla base del documento che è stato definito entro il 15 maggio scorso da ciascun Consiglio di classe".

LE MATERIE E LA CORREZIONE

Falsa la convinzione secondo cui le materie di prima e seconda prova siano escluse dalla rosa di terza prova. Per normativa, tutte le materie possono essere oggetto del terzo scritto. Tuttavia, di fatto le commissioni tendono a voler saggiare le competenze dei ragazzi su più materie possibile, per questo Italiano e la materia di seconda prova rimangono in fondo alla lista. Alla fine dello scritto, questo verrà corretto dalla commissione in maniera collegiale. Quindi non spetterà al singolo prof, come spesso si crede, correggere il quesito della sua materia. 

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