Immigrazione, le diocesi del Triveneto fanno scuola di accoglienza

Le Diocesi del Nordest fanno da sprone alla politica nell'affrontare l'accoglienza dei migranti, con interventi concreti e più semplici di quanto a volte si immagini. «C'è un deficit della politica che si basa solo su interventi emergenziali - afferma don Giuseppe Caldera della diocesi di Trento, alla guida in questa fase della commissione Migrantes del Triveneto - Ma il problema c'è da anni e la nostra commissione lavora da tempo, lasciando la massima autonomia ad ogni singola Diocesi che in genere si avvale della Caritas».

A Nordest la commissione Migrantes è impegnata soprattutto in «un grande lavoro di sensibilizzazione - spiega il sacerdote - per reperire alloggi dove dare posto a piccoli nuclei di migranti, tre-quattro persone, che vengono assistite per la lingua, i documenti e il rispetto degli altri, superando la preoccupazione della gente, in attesa che vadano altrove perchè nessuno vuole rimanere in Italia». «È ridicolo - prosegue - leggere del terrore per un centinaio di migranti che si fermano nella stazione di Milano, quando magari si accettano milioni di turisti; il problema è solo politico, ovvero non voler trovare soluzioni scaricando tutto sulle spalle di queste persone bisognose».

Don Caldera spiega come Trento ha provato a risolvere il problema. Un intero palazzo di nove piani della Diocesi, prima dato in affitto alla Provincia, oggi è diventato struttura di accoglienza, rinunciando ai proventi della locazione. «Un sistema semplice - osserva il sacerdote - Una parte è dedicata ad alloggio, l'altra a uffici e spazi per insegnare il rispetto della nostra realtà territoriale, mentre c'è chi si attiva per fare le pratiche da portare in Questura». Il risultato è questo: «da noi si fermano lo stretto necessario perchè una volta istruita la pratica, in mezz'ora in questura vengono fatti i permessi e i migranti partono. È solo una questione di volontà - conclude - e il Nordest che già fa molto, se non fosse per certa politica che piange e si straccia le vesti, potrebbe superare questo "allarme" senza problemi».

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