Media Usa: anche Blatter indagato nell'inchiesta Usa

Sepp Blatter, numero uno della Fifa appena rieletto per la quinta volta e già dimissionario, rimarrà in carica fino alla fine dell'anno e che poi, «entro marzo 2016», ci saranno nuove elezioni per la presidenza dell'ente mondiale. «Tengo alla Fifa più di qualsiasi cosa, sono stato rieletto ma non sento più l'appoggio del mondo del calcio - fa sapere Blatter -, quindi un nuovo presidente verrà eletto per succedermi».

L'Fbi e le autorità americane starebbero indagando anche su Sepp Blatter nell'ambito dello scandalo delle tangenti. Lo riporta il network Abc citando alcune fonti. L'indiscrezione è arrivata dopo le dimissioni di Blatter dalla guida della Fifa.

Sullo sfondo del terremoto politico, ci si interroga sulle prossime due edizioni dei Mondiali, al centro di molte contestazioni: se quella del 2018 in Russia sembra ormai difficilmente discutibile, potrebbe riaprirsi il discorso per la criticatissima scelta di svolgere la kermesse del 2022 in Qatar (le indagini sulle ipotesi di corruzione riguardano anche i passaggi che hanno condotto a quest'ultima assegnazione).

La decisione di Blatter è «coraggiosa». Lo afferma - secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg - il presidente della Uefa, Michel Platini, sottolineando che Blatter ha preso una «decisione difficile che va nella giusta direzione».

Le dimissioni di Blatter sono una «totale sorpresa ma mirano a mantenere unita la Fifa», per il ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che aveva sostenuto la rielezione del presidente. «Le sue dimissioni arrivano come una sorpresa - ha detto alla Tass -. Le sue frasi rendono chiaro che vuole salvare la Fifa e che si aspetta delle riforme».

«Quella di Blatter è la mossa giusta, penso che ora dobbiamo cominciare a pensare al futuro», il primo commento del principe Ali di Giordania, fatto alla Cnn, dopo l'annuncio delle dimissioni del n.1 della Fifa che lo aveva sconfitto nelle elezioni per la presidenza della scorsa settimana. Ali' bin Al Hussein non ha voluto dire se proverà ricandidarsi: "Sono a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo".

«Ben gli sta, ora sparisca. Di lui non voglio proprio sentir parlare», L'ira di Gennaro Gattuso per l'offesa della mancata premiazione degli azzurri da parte di Sepp Blatter ai mondiali 2006 non è ancora finita. «Altro su di lui non dico - aggiunge all'Ansa - non merita commenti».

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