Incontro con gli animali del bosco. Il Centro Fauna Casteller apre al pubblico

Il Centro Fauna Alpina di Casteller dell’Associazione Cacciatori Trentini verrà aperto alle visite guidate per le famiglie in cinque fine settimana compresi tra maggio e giugno (16-17 maggio, 23-24 maggio, 30-31 maggio, 6-7 giugno, 13-14 giugno). Ampliato il periodo di apertura al pubblico del Centro rispetto agli anni scorsi. Utilizzato per le attività istituzionali viene aperto, di norma, solo per le scolaresche che richiedono l’adesione al progetto associativo di formazione faunistico-ambientale “Rudy”, tenuto dai Guardiacaccia appositamente formati.

Il Centro Fauna Alpina di Casteller, acquistato negli anni ’60 dello scorso secolo, era costituito da un bosco fortemente degradato: l’Associazione ha quindi provveduto ad una complessiva rinaturalizzazione, creando ambienti e strutture adatte per la riabilitazione della fauna selvatica recuperata ferita. Sono state inoltre costruite aule didattiche multimediali per le scuole e due aule per la formazione specialistica degli addetti alla gestione faunistico-venatoria. Assieme al Parco Botanico di S. Rocco il Centro Fauna Alpina di Casteller costituisce oggi un compendio particolarmente interessante, ricco di specie e microambienti alla periferia della città di Trento, ma sovente ignorato dai suoi cittadini.

Con questa occasione e sotto la guida esperta dei Guardiacaccia dell’Associazione le famiglie ed i bambini potranno visitare - il sabato pomeriggio dalle ore 14 alle 18 e la domenica mattina dalle 9 alle 13 - il Centro Fauna Alpina, accolti altresì dalle cacciatrici del Gruppo Cacciatrici Trentine. I bambini così potranno avvicinare gli animali selvatici in un contesto naturale, acquisendo esperienze ed emozioni difficilmente sperimentabili nel contesto urbano: osservare i cerbiatti allevati ora divenuti grandi maschi dai palchi imponenti, i cuccioli di cinghiale striati che seguono veloci la mamma e gli agnelli dei mufloni e i capretti del camoscio da poco nati.

comments powered by Disqus