Anatomia patologia, è Mattia Barbareschi il nuovo primario

di Patrizia Todesco

Dopo Giuseppe Barbareschi, fondatore dell’anatomia patologia trentina e per anni primario al S. Chiara, un altro Barbareschi guiderà quella che oggi si chiama unità multizonale di anatomia patologica. Si tratta del figlio Mattia, classe 1958, già affermato professionista.

Dopo il pensionamento del dottor Paolo Della Palma nel gennaio del 2014 e di Francesco Piscioli, la Provincia ha deliberato che i due reparti di Trento e Rovereto vengano retti da un solo primario e quindi l’Azienda sanitaria ha indetto un unico concorso per la guida dell’unità operativa multizonale.

Delle sei persone che avevano presentato domanda solo quattro si sono presentate al colloquio che era stato fissato il 26 marzo. Oltre a Mattia Barbareschi, anche Maurizio Lestani (attualmente direttore dell’unità operativa di Anatomia patologica ad Arzignano), Quirino Piubello (responsabile di anatomia patologica presso l’Azienda ospedaliera di Verona) e Teresa Pusiol (da aprile 2013 direttore facente funzioni dell’unità operativa di anatomia patologica all’ospedale di Rovereto). Nei giorni scorsi la commissione ha decretato il vincitore: Barbareschi appunto.

Dei quattro aspiranti è stato l’unico ad avere ottenuto un giudizio ottimo. Si legge nella valutazione: «Candidato con quasi venticinque anni di esperienza professionale nella disciplina di Anatomia e istologia patologica maturata tutta quale assistente medico/dirigente presso l’ospedale di Trento. È stato titolare di incarico di alta professionalità Patologia molecolare per tre anni fino al 2008; dal primo gennaio di quell’anno ricopre la responsabilità della struttura semplice di Patologia Molecolare e dal gennaio 2014 è direttore facente funzioni dell’unità operativa di anatomia di Trento».

E il giudizio è: «Il candidato dimostra una ottima conoscenza degli argomenti teorici e pratici proposti, che affronta con grande chiarezza. Dimostra conoscenza e padronanza degli aspetti gestionali e organizzativi che espone proponendo anche spunti innovativi». Ora, come prevede la procedura, sarà il direttore generale Luciano Flor a dover ratificare la nomina e quindi procedere con delibera all’assegnazione dell’incarico che decorrerà dal primo maggio.

 

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