«Picchiato da attivisti di destra all'altezza del cinema Astra»

Picchiato per strada, mentre rincasava. È quanto racconta un giovane lombardo, da tempo residente a Trento dove lavora nell'ente pubblico. Ad aggredirlo sarebbero stati dei ragazzi riconducibili al Blocco Studentesco, sezione giovanile di CasaPound. I quali, però, respingono ogni accusa

Picchiato per strada, mentre rincasava. È quanto racconta un giovane lombardo, da tempo residente a Trento dove lavora nell'ente pubblico, che riferisce di essere stato aggredito nella notte tra lunedì e l'altro ieri in via Dosso Dossi. «Era da poco passata la mezzanotte di martedì e, mentre tornavo a casa dopo una serata con alcuni amici, sono stato verbalmente provocato senza nessuna motivazione e aggredito con calci e pugni. Un gruppo di circa sei ragazzi era intento ad attaccare alcuni manifesti recanti i simboli del Blocco Studentesco, sezione giovanile di CasaPound.

Passandogli accanto, pur rimanendo in silenzio e non avendo risposto a nessuna delle provocazioni, sono stato seguito per un centinaio di metri e raggiunto all'altezza del cinema Astra. Mi è stato chiesto se fossi un antifascista, domanda alla quale non ho neppure avuto il tempo di rispondere prima di essere colpito da un pugno in pieno volto. Preciso che non faccio parte di alcuna associazione politica ma, una volta caduto a terra stordito, sono stato nuovamente percosso con calci in testa e sul costato. Dopo avermi tramortito, i miei aggressori si sono dati alla fuga. In seguito - non saprei dire con certezza quanto tempo sia passato - mi sono ripreso e ho chiamato alcuni amici che mi hanno soccorso e accompagnato in ospedale». Per lui, 9 giorni di prognosi. Anche se la sua - soprattutto per quel che riguarda l'appartenenza degli aggressori - è una testimonianza senza altri riscontri, si tratta senza dubbio di un episodio inquientante.

Indicati come i rpesunti responsabili dell'aggressione, i militanti di Casapound e del Blocco studentesco respingono le accuse: «Respingiamo ogni accusa che è stata rivolta a noi e ai militanti del Blocco Studentesco. Non siamo responsabili di quello che è avvenuto la scorsa notte e le accuse rivolteci risultano assolutamente prive di fondamento», dichiara CasaPound Italia Trento in una nota. «Sta diventando sempre più frequente l’abitudine di attribuirci la paternità di gesti che non ci appartengono, ma non siamo più disposti ad essere accusati di continuo per fatti non a noi imputabili - prosegue Cpi -. Siamo di fronte ad una impacciata strategia politica che vorrebbe così colpirci, ma noi risponderemo, come già fatto in passato con le numerose attività politiche e culturali. Abbiamo già avviato procedimenti per diffamazione per alcuni episodi, lo faremo anche per questo».

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