Un centro commerciale nel Palazzo delle Poste

di Franco Gottardi

Diventerà una sorta di centro commerciale il palazzo delle Poste centrali di via Calepina. Dopo lunghe trattative Europa Gestioni Immobiliari, società del gruppo Poste Italiane, Comune di Trento e Provincia hanno raggiunto un accordo di massima che a breve verrà formalizzato sotto forma di protocollo d'intesa. Nell'operazione la società proprietaria dell'immobile progettato agli inizi del Novecento dall'architetto Mazzoni, lo stesso che ha firmato la stazione ferroviaria, investirà una trentina di milioni di euro con ricadute importanti anche per la città. «Credo che possa diventare un polo d'attrazione in grado di dirottare flussi di passaggio e di turisti anche in questa zona del centro che oggi rimane un po' ai margini» spiega Paolo Biasioli, assessore all'urbanistica e vicesindaco, che ha seguito passo dopo passo il progetto.


L'operazione prevede una completa ristrutturazione dell'edificio. Il piano rialzato dell'ala nord rimarrà sede centrale degli uffici postali cittadini anche dopo i lavori per almeno 12 anni. Questo l'impegno accettato da Poste Italiane, che in passato aveva cercato di vendere e andare all'incasso con un bando che era però andato deserto. L'interno diventerà «impermeabile» al passaggio con l'apertura di tutti quattro i lati e questo permetterà di valorizzare la corte interna e le bellezze artistiche dell'immobile, tra cui le grandi vetrate che sostituiscono quelle originali firmate Depero, andate distrutte con i bombardamenti del 1943.


Più di un quarto dei circa 8.000 metri quadri distribuiti su quattro piani saranno riservati al commercio, dando spazio ad una ventina di negozi più un ristorante con bar. Gli accessi alla zona commerciale saranno realizzati su via Roccabruna e via Mantova. All'ultimo piano saranno invece realizzati una quindicina di appartamenti di dimensioni medio-grandi. A servizio degli alloggi è prevista anche la realizzazione di un parcheggio interrato con un numero corrispondente di posti auto riservati, sempre che nel corso degli scavi non ci si imbatta in ritrovamenti archeologici, cosa non infrequente in questa parte di città. Il progetto di massima prevede anche la realizzazione di un deposito pubblico per le biciclette. L'accordo con Palazzo Thun indica anche la cessione in comodato gratuito di uno spazio di circa 150 metri quadri al primo piano da utilizzare come sede per associazioni.


L'edificio, oggi piuttosto trascurato, tornerà ai fasti del passato previo via libera della Soprintendenza per i beni architettonici, che è già stata coinvolta in fase di trattativa. Ma il protocollo d'intesa si occoperà anche degli spazi esterni; Poste Italiane si impegnerà infatti della realizzazione del nuovo arredo urbano secondo lo stile introdotto nel resto del centro storico sui lati di via S.Trinità e via Mantova mentre via Roccabruna e via Calepina saranno arredati allo stesso modo dal Comune.
Il protocollo d'intesa verrà prossimamente sottoposto all'attenzione del Cda della società mentre andrà in consiglio comunale a Trento come uno dei primi provvedimenti dopo le elezioni di maggio.

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