Una tranquilla domenica di delirio in centro a Trento

di Matteo Lunelli

Dovete andare da piazza Fiera a piazza Battisti? Beh, allora mettete in conto almeno trenta minuti. Se avete un passeggino anche quaranta. «Rallentamenti e traffico» o «code causa curiosi» diremmo se parlassimo di autostrade o statali. Invece parliamo del centro storico di Trento e di migliaia di persone, soprattutto turisti, che hanno preso d'assalto la città. E il traffico a due zampe, invece che a quattro ruote, ne risente. Per la gioia (anche se non lo diranno mai visto che la frase tipica è «tanta gente ma pochi affari»), di ristoranti e negozi, che hanno tenuto le serrande alzate e accolto tantissimi clienti. Attrazione numero uno, è ovvio, il Mercatino di Natale: tazza di brulé fumante in mano (strameritata dopo la lunga attesa, tra spintoni e strenua difesa della posizione) e un regalino da portare ai parenti le caratteristiche principali degli avventori. Ci permettiamo un unico consiglio: se vi siete svegliati un po' nervosi, se la vostra mamma/moglie/fidanzata ha intenzione di fare proprio oggi (come se non ci fosse un domani) tutti, ma proprio tutti i regali di Natale, fingete di essere malati e state a casa a guardare le partite. Oggi non è proprio una città per nervi tesi...

AGGIORNAMENTO

Dopo il passaggio di quasi centomila persone, con 1.500 camper e 200 pullman, in serata i bidoni dei rifiuti in centro hanno faticato a contenere l'immondizia (vedi foto in fondo all'articolo)

LA CRONACA DELLA GIORNATA DI IERI di Giuseppe Fin


Se qualcuno aveva dei dubbi su cosa significasse per la città di Trento il mercatino di Natale e sull'opportunità o meno di ampliarlo coinvolgendo due piazze per rilanciare l'intero centro storico, ieri ha avuto qualche risposta. La città è stata presa d'assalto da un mare di turisti ed i numeri, per un terzo weekend del mercatino, sono da record: centomila persone, 200 pullman, 1.500 camper. «Siamo felici, il risultato è sopra le più rosee aspettative - ha commentato Marzia Bortolameotti, responsabile comunicazione di Trento Fiere - e le due piazze del mercatino di Natale stanno portando i loro risultati in tutta la città». D'altronde in molti nemmeno immaginavano un risultato dal genere nel terzo weekend e soprattutto considerando che in città non vi erano altri interventi che aiutassero l'arrivo di visitatori.
Dalle casette di piazza Cesare Battisti per arrivare in piazza Fiera, utilizzando via Oss Mazzurana, via Garibaldi e via Mazzini, già a metà mattinata servivano quasi 30 minuti. Camminare con passo spedito è stato praticamente impossibile per gran parte della giornata.
Una lentezza che non sembra essere pesata ai turisti visto che in molti hanno anche colto l'occasione per entrare nei negozi per qualche acquisto oppure per ammirare i palazzi storici del centro, la bella piazza Duomo che ieri era quasi irriconoscibile per il numero di persone presenti, molte delle quali non si sono fatte mancare una foto ricordo sulla scalinata della fontana di Nettuno.
Difficile che arrivino lamentele per la giornata di ieri anche dai bar di piazza Duomo che quest'anno sono riusciti ad ottenere un delega per mantenere un mini plateatico all'esterno per il periodo invernale. Sedie e tavolini esterni che ieri non sono sembrati addirittura abbastanza visto il gran numero di visitatori.
Se tutto questo non bastasse per spiegare come la città di Trento ieri sia stata invasa dai turisti, un altro segnale è arrivato dai ristoranti. Alle dodici in punto alcuni camerieri sono addirittura stati costretti ad uscire con un foglio di carta scritto a mano per avvisare i turisti, accalcati all'esterno, che si potevano trovare posti disponibili solo «dopo le 15» e quindi l'attesa era di 3 ore. Non stiamo parlando solo dei ristoranti presenti nelle vie centrali ma anche diversi sparsi in vie secondarie del centro storico, che a mezzogiorno erano costretti a dire che i «posti erano esauriti».
«Una folla del genere - ci dicono alcuni camerieri - l'abbiamo vista qualche volta quando ci sono più eventi assieme come feste o fiere. Già alle 10.30 avevamo clienti che ci chiedevano un posto per pranzare ed oggi la cucina crediamo andrà avanti senza sosta fino a sera».
Alcuni turisti, addirittura, per mangiare qualcosa di veloce e continuare a visitare la città, rinunciando alle casette troppo affollate, hanno scelto il supermercato per comprare del pane e degli affettati e farsi così un panino. «L'anno scorso - ci dice Lucia Boni con il fidanzato Alessio da Milano - avevamo trovato tanta gente ma mai come oggi. Per fortuna che siamo arrivati in treno perché non osiamo pensare quanto tempo si perde a trovare un posto e parcheggiare. Il mercatino è comunque molto bello e anche se quest'anno è stato dislocato in due piazze oggi risultano addirittura troppo piccole. Siamo riusciti a prendere dei regali nelle prime ore, prima che si riempisse».
Da Napoli a ricercare un posto dove mangiare c'erano invece Miriam Pellegrino e Giacomo Izzo. «Volevamo mangiare qualcosa di tipico - ci spiegano - ma alle casette che preparano cucina trentina è quasi impossibile avvicinarsi. Abbiamo cercato qualche posto in un ristorante ma sembra una sfida. Attenderemo per vedere se la situazione migliora nel pomeriggio. Abbiamo fatto un giro tra le casette ed ora abbiamo pensato di visitare la città. È piccola ma molto bella e ci sono dei palazzi con dei dipinti davvero straordinari».
In tanti ieri, tra la visita ad una piazza e l'altra hanno deciso anche di girare la città. Code di diverse ore sono state registrate al Muse e un flusso continuo si è visto al Castello del Buonconsiglio. Quasi impossibile distogliere dal proprio lavoro gli espositori del mercatino di Natale che ieri hanno rinunciato anche a qualche momento di pausa per riposarsi. Non sono, purtroppo, mancani i borseggi: nascosto nella folla c'era pure qualche malintenzionato: .
«Noi veniamo da Milano - ci spiega Elide Ruzzolo assieme al marito e ai due figli - ed è la seconda volta che veniamo in questa città e in questo mercatino. È bello perché ci sono sia le casette con i lavori artigianali ma anche tante altre cose artistiche e culturali e per i più piccoli c'è una piazza riservata a loro. Magari nelle casette i prezzi sono un po' alti ma d'altronde sono tutte cose fatte a mano a differenza di altri posti dove invece sembra di essere ad un mercato».
Qualcuno, dopo diverso tempo di attesa è riuscito a mangiare nell'isola enogastronomica di piazza Fiera e a portare a termine l'acquisto di alcuni regali. «Mio marito - ci spiega Sandra Selmo di Verona - è scappato dalla piazza dopo 5 minuti perché non ama molto la folla. Io con mia sorella siamo riuscite ad assaggiare della polenta e del cervo e prendere alcuni ricordini senza spendere molto. Speriamo solo di non trovare traffico per tornare a casa».

 

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Cartello esposto alle 12.40 al Forst...

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I BIDONI IN PIAZZA FIERA ALLE 19.30

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