Troppo caldo, a rischio l'apertura della stagione sciistica

di Leonardo Pontalti

Tutti attendono la neve ma in Trentino arriva la pioggia, anche oltre i duemila metri di quota. Impossibile far funzionare i cannoni per l'innevamento, viste le temperature troppo alte. Ieri il maltempo ha portato disagi e allagamenti: ma danni limitati al territorio.

Non sono buone notizie, quelle che arrivano dagli esperti meteorologici. Non solo per impiantisti ed albergatori, ma per tutti i trentini, dato il peso del comparto nell'economia locale. A pochi giorni dal via della stagione (quasi tutte le località hanno fissato l'apertura degli impianti per sabato 6 dicembre), la situazione è pesante. Si scia al momento solo al Grosté e in Presena . Scorrendo le immagini delle webcam, pare che in poche località si possa ambire a dormire sonni tranquilli da qui all'Immacolata: immagini caratterizzate da candidi paesaggi arrivano solo da poche stazioni ( Alta Fassa , Alpe Lusia , Campiglio, oltre ai già citati Tonale e Brenta). Per il resto, una desolazione: da Bellamonte a San Martino dove le immagini parlano più che altro di spolverate, al Bondone : solo erba e fango.

I centri meteorologici sulel Dolomiti concordano nel prevedere una settimana all'insegna della nuvolosità e di temperature insolitamente miti, con lo zero termico che fino a venerdì dovrebbe oscillare fra i 1.800 e i 2.00 metri di quota, per poi abbassarsi leggermente fino a 1.600.

Naturalmente per gli operatori del settore sciistico la speranza è che arrivino preseto le correnti fredde del nord o dall'est.

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