Samantha «Sarò presto una svolazzatrice esperta»

Torna a scrivere e twittare dallo spazio Samantha Cristoforetti

Torna a scrivere e twittare dallo spazio Samantha Cristoforetti. Nel nuovo articolo sul proprio blog racconta la sua giornata e parla del volare, una cosa divertente ma non così semplice.

 

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Primo selfie dallo spazio per la prima donna astronauta italiana e per i colleghi che la sera del 23 novembre sono partiti con lei con la Soyuz. Dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove sono arrivati alle 4 del mattino del 24 novembre, Samantha Cristoforetti sorride fra il collega americano Terry W. Virts e il russo Anton Shkaplerov. È il primo «space selfie», scrive Virts nel pubblicare il selfie su Twitter.

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Sempre su Twitter l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha invece descritto la sta colazione, commentando che è un lavoro impegnativo per un essere umano imparare a vivere nello spazio. Prima di cominciare la lavorare per la missione Futura, la prima di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Samantha Cristoforetti ha fatto colazione con caffè, uova strapazzate reidradate e pesche disidradate. «Per niente male», è stato il suo commento.

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LA PARTENZA

E' stata lanciata la Soyuz che porta nello spazio Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana. Comincia così Futura, la missione dell'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la prima di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Esa).

IL PRIMO SALUTO VIA RADIO: DIALOGO CON LA MAMMA

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L'ARRIVO NELLA STAZIONE SPAZIALE.

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Alle 22 e 01 italiane Cristoforetti è volata in diretta alla Stazione Spaziale Internazionale, a bordo di una Soyuz dalla base russa di Baikonur, nel Kazakistan. La missione Futura è la seconda di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Per Samantha Cristoforetti la giornata è cominciata molto presto. La sveglia per gli astronauti è suonata infatti alle 5 del mattino (mezzanotte in Italia) ed è stata scandita dagli ultimi controlli, i saluti alle persone più care e gli immancabili rituali che precedono la partenza di ogni astronauta dalla base russa.

LA FESTA IN TRENTINO

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Samantha Cristoforetti regala all'Italia un sogno. Ma alla gente della Val di Sole regala anche una serata di festa collettiva e di orgoglio di valle. Tantissima gente, ieri sera, in piazza Regina Elena a Malé per assistere in tempo reale al lancio del razzo, da seguire con un maxischermo allestito da Comune, Apt e Pro Loco, ed al momento del «take off» è partita una vera ovazione con l'apertura di un magnum di spumante.
La piazza ha iniziato a riempirsi già alle 20, grazie allo spettacolo con animazione, musica e gastronomia dell'evento intitolato «Con Samantha nello spazio». Sul palco si sono alternati parenti ed amici, come la cugina di Samantha, Sara Cristoforetti , che ha raccontato gli ultimi giorni di attesa. «Ho sentito oggi i suoi genitori - ha detto - ed erano molto emozionati. Per ironia, l'ultima notte Samantha ha dormito bene, mentre i suoi genitori Antonella e Sergio non hanno chiuso occhio».
I genitori hanno raggiunto Samantha al cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan, mentre il fratello Jonathan Cristoforetti che vive negli Stati Uniti, è rimasto a casa con i suoi due bambini piccoli: «Questo evento è stato davvero un modo per riunirci - ha detto Sara - perché abbiamo riallacciato i contatti e ci siamo sentiti spesso».
Il sindaco di Malé, Bruno Paganini , era in prima fila davanti al maxischermo, nella piazza dove musica, balli, vin brulè e frittelle di mele sono diventati protagonisti. Le frittelle erano quelle di Gianluca del bar Roma che ha avuto il suo momento di celebrità: «Samantha veniva sempre a mangiarle, quando tornava in paese» ha raccontato davanti ai microfoni della Rai. E a Malé è arrivato anche il presidente della giunta provinciale, Ugo Rossi , insieme a una serie di amministratori locali. Rossi, come noto, è a sua volta solandro di origine, i suoi genitori sono di Ossana, anche se nato come Cristoforetti a Milano.
Il presidente che era stato tra i primi a inviarle per la missione spaziale un messaggio di «in bocca al lupo» scrivendole «Mi permetta di esprimerle tutta l'ammirazione della nostra comunità, unita a un pizzico di inevitabile orgoglio, pensando al fatto che la prima donna italiana a viaggiare nello spazio sia figlia di questa terra. Una terra piccola, con una forte identità, ma aperta al mondo. Buona fortuna». Un orgoglio condiviso dal presidente del
Consiglio, Bruno Dorigatti .
In paese Samantha la ricordano tutti, compreso il maestro di delle elementari, Marco Valenti , che ieri è stato intervistato in diretta dalla Rai e fu uno dei primi a raccogliere il suo sogno di diventare astronauta.
Davanti alle telecamere non poteva mancare Caterina Dominici vestita di rosso con capelli intonati, di colore fiammeggiante, presentata come «una ex preside di Samantha quando aveva 14 anni». In realtà Dominici era preside del Liceo Da Vinci a Trento, dove la Cristoforetti ha fatto solo l'ultimo anno di liceo. «Mi ricordo di questa ragazza dal viso particolare - ha detto Dominici - dal carattere determinato, lontana dagli svaghi e dalle distrazioni».
Poi il count-down e i cori della piazza: «Samantha dont panic», scandiva la cugina. Per poi saltare di gioia per il decollo.

LE REAZIONI

La partenza della prima donna astronauta ''è una grande emozione'', ha detto il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Stefania Giannini, nell'evento organizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per il lancio della missione Futura. "Con Samantha l'Italia torna ad essere un grande protagonista dello spazio", dice Luca Parmitano, che ha concluso lo scorso anno una missione di 6 mesi a bordo della Iss. ''Auguro a Samantha di sfruttare al meglio questa opportunità unica'': così l'astronauta Roberto Vittori saluta la sua collega dell'Esa. ''Quando sarai in orbita rilassati un po'!'': è l'invito e l'augurio che fa l'astronauta Paolo Nespoli. "Il viaggio di Samantha Cristoforetti è anche un viaggio simbolico. E' la prima astronauta italiana e rappresenta anche tutte le donne nel raggiungimento di questo grande traguardo", dice Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

IL TWEET E LA CANZONE

«Grazie a tutti del supporto e dell'entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio!». È il tweet di Samantha Cristoforetti, a poche ore dalla partenza per la Stazione spaziale internazionale con la missione Futura dell'Agenzia spaziale italiana. Prima l'astronauta trentina aveva twittato il link alla canzone It's the final countdown degli Europe e aveva scritto di aver «appena fatto quella che probabilmente è stata la più lunga doccia della mia vita» prima del «nostro pasto finale».

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L'ATTESA IN TRENTINO

Samantha Cristoforetti ha gli occhi del mondo addosso e in Italia c'è anche l'orgoglio per la prima donna astronauta del Paese. In Trentino pure l'emozione di vedere partire la bambina cresciuta in Val di Sole. La sua Malè è pronta col maxischermo in piazza, per guardare il lancio che la porterà nella missione Futura e insieme nella storia, come la prima astronauta italiana. Nata a Milano, Cristoforetti è infatti figlia di albergatori trentini, Antonella e Sergio, che a Malè l'hanno cresciuta. In paese sono tutti in attesa di condividere i momenti della diretta, che vede in programma l'evento "Con Samantha nello spazio". L'hanno organizzato Comune, Pro loco e Apt, insieme alle associazioni del posto. Il paese, 2.200 abitanti, 740 metri di altitudine, si trova nel Trentino nordoccidentale, può considerarsi capoluogo e mercato principale della Val di Sole ed è da sempre il centro amministrativo, commerciale e culturale della vallata. Il toponimo latino Maletum (podere coltivato a melo, albero che è effigiato nello stemma) e alcuni ritrovamenti archeologici, come una lapide votiva del II secolo d.C., testimoniano la presenza romana. In paese Samantha la ricordano tutti, compreso il maestro di delle elementari, Marco Valenti, e sono stati di certo i primi a raccogliere le sue parole di bambina: il sogno di diventare astronauta. Era qualcosa di distante allora, come i film di fantascienza di quegli anni, che ha trasformato con gli studi e il lavoro nella realtà che stasera sarà sua. Da Malè aveva continuato con le superiori a Trento, poi a Bolzano, fino alla laurea in ingegneria meccanica a Monaco, in Germania, prima di iniziare il percorso nell'Aeronautica. Il sindaco di Malè, Bruno Paganini, sarà in prima fila stasera davanti al maxischermo, dove stanno preparando anche musica, balli, vin brulè e frittelle di mele. E in Val di Sole attendono anche il presidente della Provincia autonoma, Ugo Rossi, insieme a una serie di amministratori locali. Rossi che, tra l'altro, è originario della stessa valle, anche se nato come Cristoforetti a Milano. Presidente che era stato tra i primi a inviarle per la missione spaziale un messaggio di in bocca al lupo, scrivendole: "Mi permetta di esprimerle tutta l'ammirazione della nostra comunità, unita a un pizzico di inevitabile orgoglio, pensando al fatto che la prima donna italiana a viaggiare nello spazio sia figlia di questa terra. Una terra piccola, con una forte identità, ma aperta al mondo. Buona fortuna". Un orgoglio condiviso dal presidente del Consiglio provinciale trentino, Bruno Dorigatti, che ha rimarcato "la soddisfazione di constatare che la nostra piccola terra sa produrre assolute eccellenze e che da qui si può partire per coltivare grandi sogni e compiere percorsi professionali del tutto straordinari".

 

PRIMA DELLA PARTENZA

 

È arrivato il giorno della partenza della prima donna astronauta italiana. Per Samantha Cristoforetti sono le ultime ore dei preparativi in vista del lancio, in programma per le 22,01 italiane. A Baikonur la base russa nel Kazakhstan da cui partirà la Souyz, saranno le 3,01 del mattino. È quindi una lunghissima giornata, cominciata alle 5 del mattino, quella che sta vivendo Samantha Cristoforetti, in uno specialissimo conto alla rovescia che ha voluto scandire giorno per giorno con le canzoni segnalate via Twitter: tutte parlano della voglia di correre sempre più alto, verso il sole e le stelle, e possono essere considerate la colonna sonora della sua missione, Futura.

 

È la seconda missione di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e rientra nell'ambito dell'accordo bilaterale fra l'Asi e la Nasa firmato nel 1997 per la fornitura di tre moduli pressurizzati abitativi. Nata a Milano 37 anni fa e cresciuta a Malè, Samanta Cristoforetti si è laureata in ingegneria meccanica in Germania, a Monaco, è entrata a far parte del corpo astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel 2009 ed è capitano dell'Aeronautica Militare. Adesso è un passo dal realizzare il sogno di andare nello spazio. Sono tanti gli impegni in programma anche oggi, dai compiti più semplici, come fare le valige da consegnare a chi le riporterà a casa agli ultimissimi controlli. Il pomeriggio sarà scandito dai rituali ormai d'obbligo per gli astronauti che partono da Baikonur e che richiamano tutti i gesti che il 12 aprile 1961 precedettero il lancio del primo uomo nello spazio.

 

Quando nel pomeriggio lasceranno l'hotel dei cosmonauti, dopo una breve pausa di riposo, Samantha Cristoforetti e i suoi compagni di equipaggio, il russo Anton Shkaplerov e l'americano Terry W. Virts, firmeranno la porta della loro stanza. Quindi scenderanno all'ingresso dell'hotel, dove il Pope li aspetterà per la benedizione. Solo a questo punto usciranno, scendendo le scale dell'hotel e avviandosi al pullman tra due ali di folla, accompagnati dalla stessa musica che oltre 50 anni ha accompagnato tutti gli altri astronauti usciti da quello stesso hotel. Poi saliranno sul pullman, che li porterà all'edificio 254, dove indosseranno la tuta pressurizzata russa, chiamata Sokol. Nessun estraneo può assistere a questa fase della preparazione e per Samantha saranno ammessi soltanto i genitori, il fratello e il fidanzato. Una volta pronti, gli astronauti usciranno dall'edificio e faranno i 50 passi di rito che li porteranno davanti alle autorità per i saluti ufficiali. Poi saliranno sul pullman diretti verso la rampa di lancio. Ma prima, come accade da 53 anni, si fermeranno lungo la strada per la pipì sulla ruota, proprio come fece Gagarin.

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