Gli studenti del «Galilei» vogliono il crocifisso in aula

Il crocifisso è scomparso dalle aule del liceo Galilei da una quindicina di anni: vennero imbiancati i locali e sulle pareti immacolate non ci fu più spazio per il Cristo in croce.I ragazzi di una classe del primo anno ora lo rivogliono.

Se ne è discusso in sede di consiglio di classe e la richiesta dei ragazzi ha lasciato esterrefatti sia i docenti che i rappresentanti dei genitori. Dell’argomento, infatti, non si parlava da tempo, né negli ultimi giorni era partito un dibattito in classe.

Lo stesso insegnante di religione è rimasto sorpreso della richiesta, spiegando di non aver accennato all’argomento in aula né di essere stato coinvolto dai ragazzi in una riflessione sul significato dell’esposizione del crocifisso a scuola.

Tutto sarebbe nato spontaneamente tra gli studenti di una prima, una trentina di ragazzi di cinque nazionalità diverse. Una classe multiculturale, dunque. Dell’opportunità o meno di appendere il crocifisso sulla parete dell’aula i ragazzi  avrebbero discusso spontaneamente durante le ore di assemblea che hanno preceduto di un paio di giorni il consiglio di classe.

I rappresentanti degli studenti, invitati dagli insegnanti a portare a conoscenza dei docenti e dei genitori eventuali problematiche della classe o richieste, hanno detto: «Si chiede a maggioranza di appendere in aula il crocifisso».

In consiglio di classe è sceso il silenzio sia tra i docenti («In vent’anni di insegnamento è la prima volta che sentiamo questa richiesta» è stato detto), che tra i rappresentanti dei genitori. Le motivazioni - se prettamente storico-culturali o se religiose - gli studenti non le hanno specificate. La parola ora passa al preside.

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