Guardiacaccia col defibrillatore Presto realtà in tutta la provincia

L'obiettivo è ambizioso. Nel giro di qualche anno dotare tutti i guardacaccia dell'Associazione di un defibrillatore. Abilitandoli anche, dopo un corso di specializzazione, come operatori di primo intervento e veri e propri «agenti salvavita». Il presidente Gianpaolo Sassudelli ci crede. Con lui anche Alessandro Marighetto, membro della giunta esecutiva che ha organizzato una due giorni presso il Centro Permanente per la Flora e Fauna di Castello Tesino

di Massimo Dalledonne

defibrillatore soccorsoCASTELLO TESINO - L'obiettivo è ambizioso. Nel giro di qualche anno dotare tutti i guardacaccia dell'Associazione di un defibrillatore. Abilitandoli anche, dopo un corso di specializzazione, come operatori di primo intervento e veri e propri «agenti salvavita». Il presidente Gianpaolo Sassudelli ci crede. Con lui anche Alessandro Marighetto, membro della giunta esecutiva che ha organizzato una due giorni presso il Centro Permanente per la Flora e Fauna di Castello Tesino.

 

All'iniziativa hanno aderito tutti i 37 guardacaccia del Trentino, in tutto otto ore di lezioni (teoria al mattino, pratica al pomeriggio) con il direttore del 118 del Trentino Alberto Zini ed il dottore Luciano Micheletto, ex primario del 118 e del reparto di rianimazione dell'ospedale di Tradate. «Da tempo, qui in Tesino, grazie al Servizio Trasporto Infermi - ci racconta Marighetto - è partito il Progetto Vita per sensibilizzare ogni famiglia della conca nell'importante operazione del primo soccorso. Perché non pensare di avere in ogni casa un operatore in grado di utilizzare il defibrillatore in caso di emergenza?». Detto e fatto. Da un progetto locale, ora l'iniziativa sta prendendo piede in tutta la Provincia.

 

«Noi ci crediamo - sottolinea Sassudelli - anche perché i nostri agenti presenti sul territorio si possono specializzare in operazioni che non siano solo il censimento, il controllo del territorio o la lotta al bracconaggio. In questo modo, poi, si potrebbero salvare anche diverse vita umane ed intervenire tempestivamente in zona difficile da raggiungere». Il primo corso si è già concluso alla presenza del professore Francesco Furlanello. Un primo passo verso una certificazione che, in futuro, potrebbe essere estesa anche ad altri operatori.

comments powered by Disqus