Nuovo ospedale, battaglia legale al Tar

Sono ore decisive per il Not, il Nuovo ospedale trentino. In discussione non c'è l'opera, ma l'esito della gara d'appalto, andata all'associazione di imprese guidata da Impregilo, e con essa anche i tempi di esecuzione. Probabilmente già questa mattina il Tar di Trento depositerà la sua decisione sui tre ricorsi presentati a vario titolo dalle «cordate» che non  hanno vinto la gara per un appalto che vale 1,7 miliardi di euro tra costruzione e 25 anni di gestione e manutenzione dell'immobile

Sono ore decisive per il Not, il Nuovo ospedale trentino. In discussione non c'è l'opera, ma l'esito della gara d'appalto, andata all'associazione di imprese guidata da Impregilo, e con essa anche i tempi di esecuzione. Probabilmente già questa mattina il Tar di Trento depositerà la sua decisione sui tre ricorsi presentati a vario titolo dalle «cordate» che non  hanno vinto la gara per un appalto che vale 1,7 miliardi di euro tra costruzione e 25 anni di gestione e manutenzione dell'immobile.
Ieri di fronte ai giudici amministrativi è stato discusso il merito dei ricorsi presentati, con motivazioni in parte diverse ma tutte sulla stessa procedura di gara, da Pizzarotti, Cmb e Mantovani. Le questioni sottoposte al vaglio dei giudici amministrativi trentini sono numerose e complesse come dimostra la lunga camera di consiglio seguita all'udienza di discussione (alle 18 e 30 i giudici stavano ancora discutendo).
Non si sa quale sia la decisione dei giudici. Possiamo dire che ci sono buone probabilità che il Tar voglia accelerare i tempi e dunque forse giù questa mattina potrebbe depositare il dispositivo della sentenza. In sostanza potrebbe dire se i ricorsi sono stati accolti o respinti, ma le motivazioni verrebbero depositate solo nelle settimane successive.
La partita per ottenere l'appalto del Not, che dovrebbe essere operativo dal 2018, si giocava su due tavoli: quello con l'offerta tecnica (aspetto qualitativo), che aveva una peso di 70 punti e quello dell'offerta economica (30 punti). Impregilo, cordata che comprende il Consorzio servizi per la sanità del Trentino (le trentine Pvb Solutions SpA, Ams Attrezzature medico Sanitarie srl, Gpi spa e Miorelli Service Spa e le altoatesine Markas Srl e Famas System Spa, partecipata da Isa), nel primo round (offerta qualitativa) aveva sbaragliato la concorrenza, ottenendo il massimo (70). Dietro, con 59,559 punti si era piazzato il raggruppamento targato coop con la Cmb, capofila del gruppo che raccoglie anche il Consorzio lavoro ambiente; seguito dall'Ati con Mantovani (57,065 punti) e Pizzarotti (49,717). L'esame dell'offerta economica aveva invece premiato Pizzarotti (25,805 punti), seguita da Mantovani (21,606), Impregilo (15,541) e Cmb (11,465). La somma dei due punteggi aveva portato alla vittoria Impregilo (85,541 punti), cordata che vede anche le trentine Giacca, Libardoni, Mak costruzioni, Fratelli Gadotti, Premetal della famiglia Pedri, Hollaender di Levico e Bertolini di Rovereto. Sul secondo gradino Mantovani (78,671), terza Pizzarotti (75,522) e quarta Cmb (71,024).
L'assegnazione definitiva dell'appalto per la realizzazione del Not non è ancora avvenuta anche in attesa di vedere come va a finire il contenzioso amministrativo. Tuttavia, anche senza conoscere le decisioni del Tar, è facile prevedere che su questa delicata vicenda quella di oggi non sarà l'ultima parola. Comunque vada, la parte soccombente farà ricorso al Consiglio di Stato dove i tempi purtroppo non sono gli stessi del Tar di Trento.
In caso di rigetto dei ricorsi la Provincia potrebbe comunque procedere per la sua strada e affidare l'appalto al gruppo guidato da Impregilo. Se si procede l'obiettivo del 2018 è ancora a portata di mano, se invece il Tar facesse saltare l'assegnazione i tempi, giocoforza, si allungherebbero.
 S. D.

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