Stefenelli a Borgonovo Re: «Ospedali, ecco come fare»

Caro assessore ti scrivo. Carlo Stefenelli, presidente dell'Associazione ospedalità privata della Provincia, ex sindaco di Levico e candidato del Pd alle ultime elezioni provinciali, ha scritto a Donata Borgonovo Re, fresca di nomina assessorile. Il compagno di partito, medico, le ha scritto una lettera «per segnalare, come già fatto in passato con l'assessore Rossi, il grave problema della mobilità interregionale dei pazienti che comporta per la Provincia di Trento, diversamente dalle regioni del nord con noi confinanti ivi inclusa la Provincia Autonoma di Bolzano, un severo aggravio sul nostro bilancio»

Caro assessore ti scrivo. Carlo Stefenelli, presidente dell'Associazione ospedalità privata della Provincia, ex sindaco di Levico e candidato del Pd alle ultime elezioni provinciali, ha scritto a Donata Borgonovo Re, fresca di nomina assessorile. Nella giunta Rossi, la docente (ex difensore civico) dovrà occuparsi di solidarietrà sociale e salute, appunto. Il compagno di partito, medico, le ha scritto una lettera «per segnalare, come già fatto in passato con l'assessore Rossi, il grave problema della mobilità interregionale dei pazienti che comporta per la Provincia di Trento, diversamente dalle regioni del nord con noi confinanti ivi inclusa la Provincia Autonoma di Bolzano, un severo aggravio sul nostro bilancio». Stefenelli parla dei pazienti «costretti a rivolgersi fuori provincia per prestazioni, sia in regime di degenza che in quello ambulatoriale». «Tutto ciò succede perché l'assessorato alla salute ha imposto un "tetto" al budget corrisposto alle diverse strutture private accreditate che vale anche per i pazienti di provenienza extraprovinciale. Nelle altre regioni invece i pazienti vengono accolti liberamente, a spese della provincia di Trento, presso le strutture private accreditate che garantiscono prestazioni in regime di accreditamento con liste d'attesa inesistenti». La Provincia ha accumulato nel 2009 un debito di 16.850.000 mentre Lombardia e Veneto e Bolzano hanno maturato crediti rispettivamente per 442.910.000, 100.630.000 e 7.670.000.

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