I medici dell'Azienda sanitaria chiedono aiuto ai consiglieri

Le trattive con l'assessore Rossi e l'Azienda sanitaria non devono aver dato i fruti sperati che i rappresentanti sindacali dei medici hanno deciso di inviare una lunga lettera a tutti i consiglieri provinciali per informarli della situazione venutasi a creare con il nuovo contratto di assicurazione che prevede una franchigia di 500 mila euro sopra i quali paga la compagnia assicurativa e sotto l'Azienda salvo poi veder intervenire la Corte dei Conti

Le trattive con l'assessore Rossi e l'Azienda sanitaria non devono aver dato i fruti sperati che i rappresentanti sindacali dei medici hanno deciso di inviare una lunga lettera a tutti i consiglieri provinciali per informarli della situazione venutasi a creare con il nuovo contratto di assicurazione che prevede una franchigia di 500 mila euro sopra i quali paga la compagnia assicurativa e sotto l'Azienda salvo poi veder intervenire la Corte dei Conti. I medici «sollecitano tutti i membri del Consiglio Provinciale ad una seria e circostanziata riflessione sulle conseguenze socioeconomiche e sanitarie che si vengono profilando per la collettività trentina e sulla possibilità di risolvere questo spinoso problema in maniera utile a ricreare quelle condizioni di fiducia e di serenità che – come già detto – sono alla base dell'esercizio della professione medica in un sistema sanitario pubblico». La richiesta è quella di aprire immediatamente un tavolo di confronto politico. «Si vuole rimarcare come l' attuale legislatura si sia aperta con la dichiarata volontà di istituire una camera conciliativa e si concluda invece con l'introduzione di un sistema assicurativo che si configura quale presupposto di un ineluttabile aumento del contenzioso oltre che con i pazienti anche fra i medici ospedalieri stessi e l'Azienda sanitaria»

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