Esodata e precaria Vita da insegnante

Insegnante, giovane, qualificata, pluridiplomata e, naturalmente, precaria. La storia di Flavia Decarli è quella di tante docenti che, in questi mesi, si sono fatte sentire nei palazzi della Provincia autonoma e soprattutto fuori dai palazzi, in piazza. Proteste in corso e in programma per chiedere all'ente pubblico un po' di certezze. Ma la storia di Flavia Decarli è un po' diversa, un po' più complessa. Quando in autunno - come annunciato dal Dipartimento della conoscenza - in Trentino verrà aperta la quarta fascia. E lei non potrà accedere. È bloccata dalla burocrazia, dalle regole trentine: una sorta di stanza senza porte e senza finestre

di Andrea Tomasi

Insegnante, giovane, qualificata, pluridiplomata e, naturalmente, precaria. La storia di Flavia Decarli e di tante docenti che, in questi mesi, si sono fatte sentire nei palazzi della Provincia autonoma e soprattutto fuori dai palazzi, in piazza. Proteste in corso e in programma per chiedere all'ente pubblico un po' di certezze. Ma la storia di Flavia Decarli è un po' diversa, un po' più complessa. Quando in autunno - come annunciato dal Dipartimento della conoscenza - in Trentino verrà aperta la quarta fascia. E lei non potrà accedere. È bloccata dalla burocrazia, dalle regole trentine: una sorta di stanza senza porte e senza finestre. Sarebbe insegnante di arte e immagine (ha lavorato alla scuola media) ma in provincia rischia di rimanere ferma al palo. Ha pure scritto una lettera all'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso, per ora senza risposta. «L'incertezza e l'apprensione nascono nello specifico dalla notizia data nel corso dell'assemblea territoriale sindacale Flc Cgil del 12 dicembre 2012, tenutasi a Rovereto, e relativa alla proposta di trasformazione delle graduatorie provinciali per titoli in graduatorie dalla durata indeterminata. Da tali graduatorie, però, sono esclusi i docenti abilitati ma in attesa – fin dal 2008, anno dell'ultima apertura delle graduatorie provinciali per titoli – dell'inserimento, già previsto per l'anno corrente 2013. È evidente che questa proposta, approvata nella Legge Finanziaria provinciale 2013, sta penalizzando i docenti abilitati ma non ancora inseriti nelle graduatorie per titoli. E questo nonostante questi docenti abbiano conseguito un titolo di abilitazione legalmente riconosciuto, in base a norme e regole dello Stato italiano e con titolo di abilitazione rilasciato dallo Stato;  siano attivi nel sistema scolastico trentino, ovvero esercitano la professione in istituti scolastici del Trentino poiché inseriti in seconda fascia delle graduatorie d'Istituto; non siano stati inseriti nelle graduatorie provinciali per titoli a tempo debito, per la chiusura e mancata apertura nei tempi stabiliti delle graduatorie per titoli; siano residenti in Trentino sin dalla nascita e abbiano dovuto recarsi fuori provincia per formarsi ed abilitarsi, a causa dell'assenza sul territorio provinciale di scuole e corsi di abilitazione in materie specifiche (come quelle artistiche)».
Decarli, 36 anni, ha un diploma conseguito a Trento presso l'istituto per geometri. Ha anche un secondo diploma di liceo artistico, a Verona. Iscrittasi all'Accademia delle Belle Arti di Venezia, ha concluso il suo percorso di studi nel 2003. Nel 2004 ha insegnato arte e immagine - con contratti a scadenza settimanale - a Pinzolo, Madonna di Campiglio e Pieve di Bono. L'anno successivo, non essendoci all'epoca percorsi trentini di abilitazione, si è trasferita in Veneto dove si è iscritta al corso biennale di secondo livello a indirizzo didattico. Nel 2007 ha ottenuto l'abilitazione. In quell'anno tutte le graduatorie per titoli in Italia sono state aperte ad eccezione del Trentino. La Provincia autonoma avrebbe dovuto aprire le graduatorie nel 2009, ma ha anticipato l'apertura al 2008 con scadenza della domanda al 24 dicembre 2008. «Sono tornata in Trentino perché da trentina è qui che vorrei vivere e lavorare. Niente da fare. Non ho la possibilità di entrare in fascia, in nessuna fascia. Nel 2011, ottenuto anche il diploma di secondo livello ad indirizzo pittura, è rientrata in Trentino. Non essendo possibile chiedere il trasferimento dalla graduatoria ad esaurimento della Provincia di Venezia a quella del Trentino, ha dovuto abbandonare la lista veneta e, in attesa dell'apertura delle graduatorie provinciali per titoli prevista per il 2013, ha presentato la richiesta d'iscrizione nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto per il biennio 2011-2013». Insomma quella stanza resta senza porte e finestre. Si spera temporaneamente.

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