Scuola, gite a rischio  per il «no» dei prof

Stop alle gite e ai viaggi di istruzione. Una protesta contro i tagli al mondo della scuola, arriva dai docenti dell'istituto «Marie Curie» di Pergine e Levico che nel corso di un'assemblea hanno ipotizzato di non accompagnare più gli studenti. Un'azione che ha sollevato le preoccupazioni di studenti e genitori che non condividono il blocco dei viaggi d'istruzione, uno dei momenti più attesi della proposta didattica e formativaI vostri commenti

di Daniele Ferrari

scuolaPERGINE - La protesta concreta e solidale contro i tagli al mondo della scuola, il disagio di molti precari e le poche sicurezze per i fondi sulla futura attività didattica.


È la dura presa di posizione da parte di gran parte del corpo docenti dell'Istituto «Marie Curie» di Pergine e Levico, che in una recente assemblea sindacale ha espresso tutto il disagio per le difficoltà e le incertezze che stanno attraversando il mondo della scuola, minacciando anche di porre in essere una serie di azioni e comportamenti sindacali «concreti», tali da ripercuotersi sull'attività didattica e formativa dello stesso istituto.


Tra le ipotesi avanzate, ma tutte ancora da verificare e da definire nei dettagli, ci sarebbe anche la mancata adesione dei docenti alle gite e ai viaggi d'istruzione previste nel corso dell'anno scolastico, un'azione che ha sollevato le preoccupazioni di studenti e genitori pronti ad opporsi a tale «soluzione estrema». Momento di confronto tra le varie componenti dell'istituto «Marie Curie» è stato ieri sera il Consiglio d'Istituzione, organismo che raggruppa i rappresentanti di docenti, personale scolastico, alunni e genitori.

 

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