Ospedale San Giovanni, il futuro per De Vigili

Giorgio De Vigili, medico e cittadino di Mezzolombardo, in un editoriale sull'Adige, esprime il desiderio che si arrivi presto all'ospedale di comunità. «L'unione di tutte le figure sul campo è assai positiva. Forse è giunto il momento di riflettere senza atteggiamenti difensivi ma con la consapevolezza delle proprie radici e la forza delle proprie idee»

patt rossiHo sempre pensato che l'idea del futuro ospedale di Mezzolombardo si reggesse virtualmente sul Punto di primo intervento e non vorrei che gli ultimi cambiamenti organizzativi rappresentassero la copertura per un già deciso allineamento poliambulatoriale della struttura. Senza rinunciare a un'analisi critica e rispettoso delle considerazioni espresse dall'assessore alla Salute Ugo Rossi provo ad argomentare le mie ragioni con spirito collaborativo.

 

La decisione dell'Azienda Sanitaria di chiudere il Punto di primo intervento nel fine settimana è stata dettata da ragioni economico-organizzative, ma le conseguenze potrebbero essere di natura politica. Infatti, dovevamo aspettarci che prima o poi le difficoltà economiche avrebbero colpito in modo più profondo e diretto il settore della salute. E sappiamo che i riferimenti di ogni struttura dedicata all'urgenza sono il bacino d'utenza, la previsione di attività e le competenze in relazione alla dotazione di risorse umane ed attrezzature. Realisticamente impossibile il confronto con questi fondamenti. Ecco perché dal punto di vista organizzativo appaiono comprensibili le ragioni dell'Azienda Sanitaria, in quanto tutti noi siamo chiamati a operare delle scelte o a condividere delle responsabilità relative all'impiego delle risorse.

 

Ma mi permetto di aggiungere che, seppur lodevole il tentativo, l'esito era ampiamente prevedibile da subito: non aver dotato la struttura sanitaria di una strumentazione radiologica aveva, di fatto, dimezzato le potenzialità di utilizzo della stessa, data la massa critica di patologia traumatica che si rivolge ai servizi di primo soccorso. Ben altro approfondimento meriterebbe il coinvolgimento delle sensibilità sociali che tale provvedimento comporta. Le riflessioni politiche, e credo di non svelare alcun arcano, derivano dal fatto che il mantenimento della struttura del Punto di primo intervento era stato deciso da una parte come forma di «risarcimento» verso la popolazione della Rotaliana privata del «suo» ospedale e dall'altra come «gemmazione» della buona volontà della politica di costruire in tempi rapidi una struttura sanitaria sostitutiva.

 

Ne deriva che alla luce dell'attuale riorganizzazione sia legittimo dubitare di un possibile ripensamento in tema di programmazione sanitaria. In questo senso appare velleitario difendere lo status quo senza avere chiaro in testa che cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare. Nessuno sarà disposto a sostenerci se non saremo in grado di elaborare un'idea nuova, un investimento nel futuro. La legge del ministro della Salute Balduzzi apre un interessante orizzonte, dice che il futuro è di chi saprà lavorare in gruppo inter pares. Pensiamo all'Ospedale di Comunità, un modello gestionale che coniuga la medicina ospedaliera con quella territoriale; essere i primi a sperimentarlo, troverebbe l'appoggio anche di coloro oggi contrari all'Ospedale di Mezzolombardo.

 

Seguendo questa impostazione punterei da subito sul coinvolgimento nella struttura del Punto del primo intervento dei medici di medicina generale con la loro attività, dove i turni o le presenze programmate costituiscono le occasioni per la continuità assistenziale. Integrare le varie presenze del territorio non è facile, ma disperdere risorse umane sarebbe un errore: occorre un'organizzazione che tenga conto dei vincoli dei rispettivi contratti. L'unione di tutte le figure sul campo è assai positiva e dà impulso al progetto del nuovo ospedale di Comunità. Forse è giunto il momento di riflettere senza atteggiamenti difensivi ma con la consapevolezza delle proprie radici e la forza delle proprie idee.


Giorgio De Vigili
Medico e cittadino di Mezzolombardo

comments powered by Disqus