Asilo nido, giù le mani dalla gestione comunale

Tutti d'accordo in consiglio comunale per il mantenimento della titolarità al Comune di Ledro del servizio degli asili nido. È stato infatti approvato all'unanimità nelle settimane scorse il documento del consigliere di maggioranza Rolando Mora che esprime le preoccupazioni che il nuovo ente «Comunità di valle», se non gestito con equilibrio e in sintonia con le amministrazioni d'ambito, diventi una copia del vecchio Comprensorio, con ulteriori costi burocratici, proliferazione e sovrapposizione di centri decisionali

LEDRO - Tutti d'accordo in consiglio comunale per il mantenimento della titolarità al Comune di Ledro del servizio degli asili nido. È stato infatti approvato all'unanimità nelle settimane scorse il documento del consigliere di maggioranza Rolando Mora che esprime le preoccupazioni che il nuovo ente «Comunità di valle», se non gestito con equilibrio e in sintonia con le amministrazioni d'ambito, diventi una copia del vecchio Comprensorio, con ulteriori costi burocratici, proliferazione e sovrapposizione di centri decisionali.

«Il Comune è il referente territoriale titolare del servizio asili nido - si legge nel documento di Mora - servizio che si inserisce nella politica sociale della prima infanzia che gli amministratori di Ledro stanno portando avanti, sulla base di un programma elettorale che ha avuto l'avallo della popolazione al momento del voto. Non intendiamo privarci di tale leva politica - fondamentale per la crescita della nostra comunità - che si inserisce in un'azione di governo ben più ampia che dall'infanzia passa alla scuola materna, per giungere alle scuole medie e superiori nell'ambito di una politica rivolta ai giovani e alle famiglie, alla cui titolarità non si vuole rinunciare, specialmente in questo momento delicatissimo della vita politica, istituzionale e finanziaria del nostro Paese». Solo grazie all'esperienza dell'unificazione delle sei amministrazioni, a Ledro si era potuto concretizzare anni fa il progetto dell'asilo nido, raggiungendo così uno dei principali obiettivi a favore della cittadinanza. Servizio che oggi, rispetto all'inizio, è cresciuto in termini di adesioni e di soddisfazione.

«A preoccuparci - continua Mora - è la nota del 3 marzo scorso del Consiglio delle Autonomie locali dall'oggetto «Riorganizzazione del servizio nido d'infanzia in ambiti territoriali ottimali». Tale nota, inviata solo per conoscenza ai Comuni, invitava i presidenti di Comunità «a confrontarsi quanto prima con il proprio territorio per verificare la volontà di mantenere il servizio nido d'infanzia in capo ai singoli Comuni interessati, ovvero di attribuire lo stesso alla gestione associata mediante la Comunità».
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