L’agonia sull’Airbus durò ben tre minuti

I drammatici dettagli dell’incidente che coinvolse Lenzi, Zortea e Zandonai. Gli strumenti di bordo indicarono velocità diverse per un guasto dei sensori. I piloti - secondo quanto pubblicato sul Wall Street Journal di martedì - non avrebbero reagito correttamente per far fronte ad elementi fondamentali come l'aggiustamento della spinta del velivolo La tragedia in Brasile

air franceTRENTO - Prima di inabissarsi nell'Oceano Atlantico, l'Airbus 447 di Air France precipitò per 3 minuti e mezzo. Su quell'aereo - in volo da Rio de Janeiro a Parigi - il primo giugno 2009 morirono 228 persone, fra le quali i trentini Giovanni Battista Lenzi, Rino Zandonai e Luigi Zortea. Questi ultimi stavano facendo ritorno a casa, dopo una visita presso la sezione brasiliana di Trentini nel mondo.
 
A rendere noto questo drammatico dettaglio, l'Ufficio di indagine e di inchiesta per gli incidenti aerei (Bea), che ha svelato i primi dati emersi dall'analisi delle scatole nere dell'apparecchio, recuperate negli scorsi giorni. Secondo quanto riferito dal Bea in una nota pubblicata sul suo sito internet, per circa minuto gli strumenti di bordo avrebbero indicato due velocità differenti. In particolare, una delle apparecchiature avrebbe indicato un netto crollo della velocità.
 
(Articolo completo sull'Adige cartaceo)
 

comments powered by Disqus