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Arriva la stagione fredda: ecco come difendersi

Arriva la stagione fredda, e con lei le infezioni, soprattutto virali, e in particolare sindromi parainfluenzali e influenza, senza dimenticarci del Covid, ancora in circolazione. Sembra che attività lavorativa e ritmi frenetici non ci possano permettere di ammalarci.

Tra vitamine, minerali ed estratti vegetali, abbiamo molte armi a disposizione per aumentare le difese immunitarie. Diventa difficile elencarle tutte, mi limiterò ad alcune, soprattutto a quelle più conosciute.

Uno stile di vita con adeguata attività fisica, sonno appropriato e corretta alimentazione sono le contromisure più efficaci. Evitare lo stress eccessivo, causa importante di calo delle difese, è altrettanto importante. Ma non sempre questo è possibile.

Persone anziane o debilitate, con scarse difese immunitarie, in particolare con malattie croniche a carico dei polmoni, sono sicuramente quelle che potrebbero trarre il giusto giovamento da una integrazione adeguata.

Cosa potrebbe aiutarci?

La Vitamina C Aiuta a prevenire le infezioni stimolando in particolare l’azione dei globuli bianchi, facendo quindi da barriera all’entrata di batteri e virus. Importante assumerla con frutta e verdura fresca, in particolare spremute di arancio e limone, che apportano anche altri componenti come i bioflavonoidi e altri antiossidanti.

Un aumento della sua assunzione con gli integratori riduce la durata del raffreddore. Un recente studio ha evidenziato un miglioramento funzionale nei pazienti con malattie croniche a carico di polmoni e bronchi che assumevano più di 400 mg di vitamina C al giorno.

Essendo una vitamina idrosolubile, si scioglie in acqua, quindi non dà particolari problemi di accumulo. Si consiglia però attenzione a non usare dosi elevate a chi ha problemi di calcoli renali. Direi che, oltre a quella che viene presa con gli alimenti, si potrebbe assumere un’ulteriore quantità di vitamina C non superiore ai 500-1000 mg tramite un integratore.

Dosaggi superiori possono essere utilizzati per periodi brevi durante infezioni virali oppure in particolari malattie, sotto consiglio medico.

Zinco

Lo zinco è sicuramente un minerale importante per le difese immunitarie, in particolare presenta un’azione antivirale.

In caso di insorgenza del raffreddore, un aumento dell'assunzione di Vitamina C e Zinco riduce i sintomi e i giorni di malattia. È più frequente trovare una carenza di zinco in chi assume pochi alimenti di origine animale o esagera con i cibi integrali, in quanto l’acido fitico contenuto in questi alimenti ne riduce l’assunzione.

Un dosaggio eccessivo di zinco che perdura per 3-4 settimane determina invece un calo delle difese immunitarie, quindi meglio evitare assunzioni prolungate, privilegiando un utilizzo a cicli. Non mi stancherò mai di ripetere che, se un alimento o un integratore può apportare beneficio alla salute, un suo eccesso ha sempre effetti negativi nel tempo.

Echinacea

Questa è sicuramente una delle piante più studiate per stimolare le difese immunitarie. Contiene principi attivi ad azione immunostimolante, antibatterica e antivirale. Proprio per la sua importante azione immunostimolante, se ne sconsiglia l’utilizzo in chi soffre di malattie autoimmunitarie.

Come ogni immunostimolante però, conviene evitare assunzioni continuative, facendo dei cicli, ad esempio 20 giorni al mese, per i mesi invernali. Betaglucani I betaglucani sono sostanze presenti nella crusca di cereali come frumento ed avena ed in funghi, lieviti e alghe. Sono centinaia gli articoli medici che mettono in rilievo le loro diverse proprietà terapeutiche, compresa un’azione di regolazione del microbiota, immunostimolante e antivirale.

Possono essere assunti in prevenzione, meglio con l’alimentazione, o integrati con supplementi ai primi sintomi di infezione. Tra gli altri antivirali e immunoregolatori, non dimentichiamo il Resveratrolo e il Pelargonium, la propoli, i funghi terapeutici, non certo meno efficaci. Importanti anche sostanze come la Vitamina D che, se carente, predispone verso forme più gravi di infezioni, in particolare nel caso del Covid 19. R

icordiamoci che proprio per il fatto che queste sostanze hanno una loro azione farmacologica, ed è questo che fornisce loro l’azione terapeutica, l’utilizzo per tempi prolungati e a certi dosaggi, deve essere fatto sotto consiglio di esperto nel campo.

Fabio Diana

Specialista in Medicina interna e Medicina dello sport

www.fabiodiana.it

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