Quando fantasia e pessimismo si uniscono dentro un romanzo

Quando fantasia e pessimismo  si uniscono dentro un romanzo

di Leonardo Pontalti

Prima o poi, in questa nostra rubrica, doveva arrivare il turno del libro distopico. In un momento tragico (se un anno fa ci avessero mostrato le prime pagine dei quotidiani di questi giorni, non avremmo pensato proprio di trovarci nel bel mezzo di un improbabile futuro caraterizzato da scenari terribili - distopia pura, appunto?), potrebbe anche non essere una cattiva idea sceglierli, se per consolarvi vi piace affidarvi al “potrebbe sempre andare peggio”. Ma attenti: di questi tempi, purtroppo, potrebbe non essere così. L’ospite di oggi è il bibliotecario della sede di Gardolo della Biblioteca comunale, Francesco Barone, che sta leggendo “ilMistero.doc” di Matthew McIntosh (Il Saggiatore, 1.574 pagine).

Non è ormai invece un mistero la nostra “scaletta”: partiamo dal chiederti dove leggi solitamente, in casa.
«Di solito, leggo sul divano perché mi rilassa, ma a dire il vero spesso lo faccio anche in piedi mentre cucino».

Vista la mole del volume è un miracolo non sia già caduto almeno una volta in pentola! A che punto sei? Perché l’hai scelto?
«A dire il vero l’ho cominciato da poco, perché ne ho appena finito un altro, ma già mi sta appassionando perché è un libro particolare fin dalle prime pagine. Un po’ di tempo fa, ho avuto modo di leggerne la trama in libreria e ho deciso di acquistarlo».

Svelaci qualcosa di “ilMistero.doc”.
«È un romanzo molto particolare, oserei direi fuori dal comune. Uno dei quei libri che vengono definiti “distopici”, ossia ambientati in una dimensione futura imprecisata e spesso dalla trama inquietante. Posso dirvi soltanto che un uomo si sveglia all’improvviso in una casa che non riconosce e insieme a una donna di cui non sa nemmeno il nome. Probabilmente, l’unico modo che ha di scoprire qualcosa è leggere quel file “ilmistero.doc” presente sul desktop di un pc».

Regalaci un passo che ti ha particolarmente colpito.
«“Era una di quelle trame in cui ti svegli e non sei più chi sei. Ti sembra di averne passate di tutti i colori. Ti fa male la testa. Ti fanno male le costole. Ti fanno male le braccia. Le mani, le dita. Ti fa male tutto. Sai di aver fatto - o subìto - qualcosa, ma ti sfugge completamente che cosa. Sei sveglio”».

Hai già scelto il prossimo libro, quando finirai “ilMistero.doc”?
«Ah sì... Mi aspetta un altro bel volume consistente e credo davvero interessante: “Il libro dei numeri” di Joshua Cohen (Codice Edizioni, 2019, 1.745 pagine)».

E voi, lettori? Qual è il vostro fedele amico di carta di queste giornate? Un classico, un saggio, un Harmony, un fumetto? Inviate le vostre “schede” e i vostri selfie a libri@ladige.it.

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