Il nostro organismo è un orologio biologico

di Michele Pizzinini

Di notte si ingrassa di più: occhio alla cena. La scorsa settimana ho impiegato un quarto d’ora a spiegare ad un mio paziente l’importanza e la necessità di assumere il farmaco per abbassare il colesterolo alla sera. In realtà ammise che in effetti il suo medico di famiglia, quando glielo avevo prescritto alcuni anni fa, gli aveva raccomandato di assumerlo dopo cena, ma lui lo aveva sempre preso al mattino per essere sicuro di non dimenticarsi. Gli sembrava strano che ci potesse essere una differenza di efficacia del farmaco in relazione all’orario di assunzione.

Gli ho spiegato che noi abbiamo degli orologi biologici che fanno lavorare gli organi solo in determinate ore del giorno. Gli feci notare banalmente che la temperatura corporea del mattino è più bassa e tende ad alzarsi nel pomeriggio e così è anche per la pressione arteriosa, ed ammise che questo lo sapeva. Gli feci osservare che il nostro organismo «costruisce» di notte.

Ad esempio, il flusso dei nutrienti durante il giorno è convogliato ai muscoli che devono lavorare, mentre il cibo della sera è a disposizione del fegato che, nelle ore notturne, quando i muscoli riposano, «fabbrica» il colesterolo e i trigliceridi. Si può dire che la cena, metabolicamente parlando, sia il pasto più importante di tutta la giornata.

L’80% dei nostri geni viene espresso durante il giorno secondo un andamento ciclico di alti e bassi. Ad esempio, si è osservato che il fegato produce certi enzimi per smaltire le tossine solo durante il giorno, nel momento in cui l’organismo normalmente si nutre. La produzione di tali enzimi mentre si dorme e non si ingerisce nulla, sarebbe ovviamente un inutile spreco.

La notte è importante anche per chi pratica uno sport perché è il momento in cui i muscoli, dopo l’allenamento diurno, vengono riparati e rinforzati. Si dice che i bambini crescono di notte proprio perché il GH - l’ormone della crescita, viene prodotto a partire da una mezz’ora dopo l’addormentamento e raggiunge il suo massimo picco d’azione verso le 2 di notte.

Gli ormoni oltre che avere un ritmo circadiano della durata di 24 ore, possono avere anche un ritmo stagionale, ad esempio il testosterone è più alto di notte e si abbassa durante il giorno, ed è anche più alto d’estate che d’inverno.

Più della metà dei farmaci che noi usiamo quotidianamente vanno ad agire su proteine che vengono prodotte durante il giorno in maniera ciclica. Ad esempio, secondo una ricerca condotta nel 2005, l’aspirina assunta prima di coricarsi abbassa la pressione, mentre al mattino la alza leggermente ed in un altro lavoro del 2014 si è osservato che anche l’attività antiaggregante dell’aspirina è maggiore se è assunta alla sera piuttosto che al mattino.
Anche per i chemioterapici valgono le stesse considerazioni. Hallenberg, un ricercatore tedesco aveva osservato che nei topi ammalati di cancro l’efficacia di una terapia dipendeva solo dall’ora in cui era somministrata. Studi recenti sono riusciti a determinare un orologio biologico in almeno 32 tipi diversi di tumore. Purtroppo, questi meccanismi sono ancora poco noti e questo potrebbe invalidare l’efficacia di un trattamento.

In altri lavori si è osservato che gli orari di maggior o minor attività di certi enzimi sono diversi anche tra uomini e donne. Sembra addirittura che per certe attività i cicli tra i maschi e le femmine siano completamente sfasati.

Da alcuni anni si cerca di andare verso una Medicina di precisione, sempre più personalizzata sulle caratteristiche del paziente per cercare di somministrare il farmaco giusto, nel momento giusto e alle dosi minime. Ad esempio, da più di mille anni i medici avevano osservato che gli attacchi d’asma avvengono generalmente di notte, in particolare tra le 2 e le 5 di mattina. Oggi abbiamo capito che questo si verifica in seguito ad una «congiuntura» ormonale sfavorevole ed i farmaci antiasmatici vengono proposti alla sera, in capsule a lento rilascio, in modo da essere presenti al momento della crisi asmatica notturna.

Oggi siamo ancora agli albori di questa personalizzazione, ci troviamo in una situazione simile a quella di un soggetto che si trovasse in Cina, davanti ad una lavatrice e dovesse fare il bucato. La macchina ovviamente riporta tutte le indicazioni sulla temperatura dell’acqua, i giri della centrifuga, i vari programmi per la lana, il cotone, i vestiti sintetici, ecc. ed avesse a disposizione vari contenitori di detersivo, di candeggina o di ammorbidente con tutte le indicazioni e le modalità d’uso scritte in cinese.

Ovviamente la lavatrice eseguirebbe con precisione e accuratezza i programmi: ammollo, lavaggio, risciacquo e centrifuga, ma il soggetto non conoscendo la macchina e men che meno i prodotti, dovrebbe procedere a tentativi e potrebbe mettere l’ammorbidente invece del detersivo, magari nel momento sbagliato. Non sempre il risultato ottenuto sarà quello atteso ed i panni talvolta rimarranno sporchi, oppure avranno cambiato colore perché li ha associati in maniera sbagliata e talvolta rischierà anche di averli danneggiati, ad esempio qualora avesse lavato per sbaglio la lana a 60°. Purtroppo, oggi la Medicina si trova nella stessa condizione, di fronte a questa efficientissima macchina che è il nostro corpo, che ha tutte le sue buone ragioni per fare determinate cose solo in determinati momenti della giornata o dell’anno e noi che con i nostri interventi speriamo di fare la cosa giusta nel momento giusto ma per il momento siamo ancora lontani dal riuscirci completamente.

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