Giornata della Memoria: l'obbligo di partecipare almeno a una iniziativa

di Paolo Micheletto

Il 27 gennaio 1945 l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore. Il «Giorno della Memoria», istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000, ricorda proprio quel giorno e soprattutto la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani deportati nei campi di concentramento, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (così recita l’articolo 1 della legge).

In occasione del «Giorno della Memoria» sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa.

In Trentino il calendario degli eventi, degli incontri e dei dibattiti è molto fitto. Tra le iniziative proposte il racconto teatrale di Renzo Fracalossi «Vite indegne / Unwürdige Leben», l’incontro per gli studenti trentini con Giovanni Maria Flick proposto dalla Presidenza della Provincia, il Memowalk per i 150 giovani trentini che partecipano al progetto Promemoria_Auschwitz.EU e la mostra Touch realizzata da Piero Cavagna e Giulio Malfer.

L’orrore non va dimenticato. Bisogna partecipare. Per questo sarà importante aderire almeno ad una iniziativa, di qualsiasi tipo. Anche la lettura di un buon libro va benissimo. Dedicare un po’ del vostro tempo alla Memoria non fa male. Per chi può, cerchi di coinvolgere anche i giovani: sono più che mai curiosi e attenti su questi temi, soprattutto coloro che hanno la fortuna di imparare dai tanti bravi insegnanti che sanno come si insegna la storia.

Ecco il programma delle iniziative organizzate dalla Provincia. Non mancate.

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