«Il G20 e le vuote promesse»

«Il G20 e le vuote promesse»

di Eliseo Antonini

I governi dei paesi riuniti sotto la sigla G20 hanno, negli ultimi 3-4 anni, sostenuto con misure finanziarie dirette o indirette (sconti fiscali) la produzione di combustibili fossili, petroli, gas e carbone. Si tratta di circa 452 miliardi di dollari per anno negli ultimi 3-4 anni. 

Figura 1 – G20: sostegno alle rinnovabili e alle fonti fossili a livello globale

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"713806","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"541","width":"926"}}]]

Di questi, circa 290 miliardi di dollari sono investimenti da parte di aziende di stato, 88 miliardi di dollari sono finanziamenti pubblici e 78 sono finanziamenti nazionali

Il supporto complessivo (figura 1) alle fonti fossili quindi è quattro volte superiore all’insieme del sostegno pubblico mondiale concesso alle energie rinnovabili: 121 miliardi di dollari.
L’Italia secondo ODI (Gruppo di ricerca con sede a Londra) ha sostenuto in media nel 2013 e 2014 la produzione di combustibili fossili per circa 1,2 miliardi di dollari attraverso sostegni pubblici (spesa diretta o sconti fiscali) e 2,3 miliardi di dollari attraverso misure di finanza pubblica (investimenti di aziende di stato nel settore energetico).

Figura 2 – Le emissioni e gli assorbimenti di anidride carbonica dal 1959 al 2013 a livello globale.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"713811","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"630","width":"1115"}}]]

La combustione dei combustibili fossili è la voce in assoluto maggiore in termini di emissioni.

I finanziamenti cospicui servono a mantenere conveniente il loro costo sul mercato della produzione energetica.
I soli Stati Uniti se decidessero di disinvestire nel sostegno alla produzione dei combustibili fossili (24,2 miliardi di dollari/2013) ci sarebbe un calo della loro domanda, poiché aumenta il loro costo, di circa un 40% e si potrebbe risparmiare l’emissione in atmosfera di ben 2 Gt di anidride carbonica, il 30% delle emissioni (2013) degli Stati Uniti (6 Gt).
Ecco un’immagine delle presentazione del side event ieri organizzato qui alla COP21 da ODI, CAN Europe e OilChange.
L’Italia è tra gli otto maggiori finanziatori (3,5 miliardi di dollari) al mondo delle energie fossili.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"713816","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"888","width":"1408"}}]]

Sta crescendo l’attenzione del mondo finanziario e anche delle aziende private verso investimenti alternativi in quanto ormai l’estrazione dei combustibili fossili è una «lose-lose» situazione come ieri ha in un incontro qui alla COP21 in parte anche ammesso il Governatore della banca centrale britannica e Chairman del Financial Stability Board, Mark Carney.

comments powered by Disqus