Le emissioni di anidride carbonica in Trentino: l’andamento nel tempo e nei vari settori

Le emissioni di anidride carbonica in Trentino: l’andamento nel tempo e nei vari settori

di Eliseo Antonini

Alla COP21 a Parigi ieri è stata la giornata dell’approvazione delle molte formalità dell’agenda dei lavori all’interno delle varie sottocommissioni e nei gruppi di lavori.

In attesa quindi di passi in avanti nelle trattative, ecco uno sguardo alla situazione delle emissioni serra in Trentino.

Nel primo grafico è descritto l’andamento delle emissioni totali di anidride carbonica in Trentino dal 1990 al 2010. In verde sono le variazioni in riduzione. Nel 2010 rispetto all’anno base (1990) sono aumentate del 15,5% e il picco si è raggiunto nel 2005. Nei cinque anni successivi l’andamento è sempre stato decrescente sebbene con riduzione molto contenute. (Fonte: PAES, PAT 2014-2020).

GRAFICO 1 – Emissioni totali in Trentino di anidride carbonica

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I valori sono espressi in migliaia di tonnellate di anidride carbonica (kt). © Eliseo Antonini, 2015

La qualità dei dati è importante ai fini di poter fare le corrette politiche: nell’inventario del 2010 sulle emissioni in provincia di Trento (APPA a p. 61) si può leggere un valore di emissioni al 2010 di circa 3.040 kt, quindi un dato diverso rispetto a quello del grafico soprastante (3.474 kt).
Questi in ordine sono i settori maggiormente responsabili delle emissioni serra.

FIGURA 2 - I trasporti incidono in modo preponderante sulle emissioni di gas serra in Trentino. Questo senza considerare le altre categorie di emissioni nocive emesse nell’atmosfera (es. particolato fine PM10 e PM 2,5, NOx e SOx).

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La qualità dei dati è importante ai fini di poter fare le corrette politiche. A tal proposito nell’inventario del 2010 sulle emissioni in provincia di Trento (APPA a p. 61) si può leggere un valore di emissioni (2010) di circa 3.040 kt, quindi un dato diverso rispetto a quello del grafico soprastante (3.474 kt).
Questi in ordine sono i settori maggiormente responsabili delle emissioni serra.

FIGURA 3 - Il settore civile (abitazioni e uffici)

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FIGURA 4 - Il settore industriale

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L’industria ha avuto un consistente calo di emissioni tra il 1990 e il 2005 per poi mantenersi stabile sino all’ultimo anno rilevato.
Esiste anche il settore agricolo che però emette relativamente poco in termini di gas serra. In media 80 kt/anno con andamento però, negli ultimi anni crescente.

È da tenere in mente che il consumo elettrico in Trentino non comporta emissioni di gas serra (PEAP 2013-2020) e quindi tutti queste emissioni sono dovute all’uso del gas metano, gasolio da riscaldamento, GPL e per il settore dei trasporti al diesel, benzina e metano per autotrazione.

Inoltre è anche da notare che in due settori (industria e trasporti) nel 2006 non c’è stata nessuna variazione in un senso o nell’altro: esattamente le medesime quantità. Aspetto questo che getta alcune ombre sulla qualità dei dati. È possibile che non ci siano state variazioni? Nemmeno per 10 kt? Strano, molto strano.

Nota metodologica: Ho impiegato per i grafici sopra la medesima scala (sull’asse delle y, 0-4500 kt) allo scopo di fare risaltare le proporzioni di ciascuna categoria rispetto alle emissioni complessive.

 

 

 

 

 

 

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