Via Manzoni: che si fa?

Via Manzoni: che si fa?

di Andrea Coali

La domanda che sorge spontanea è: perché non avviene lo sgombero?

Ormai è quasi da un mese che gli anarchici hanno occupato la vecchia struttura pubblica di via Manzoni, esercitando un diritto che non hanno e rubando l’energia elettrica pagata dai cittadini. A loro favore si può dire che stanno ridando vita ad una struttura altrimenti abbandonata, proponendo anche iniziative culturalmente interessanti. Questo però non giustifica l’azione abusiva e illegale che questo gruppo sta portando avanti e che, forse, doveva essere fronteggiata sin dall’inizio. Perché vengono tollerate azioni di questo tipo, lesive del diritto di proprietà esplicitamente pronunciato dalla nostra Costituzione?

Il parallelo che viene automaticamente fatto è quello con CasaPound: le mie idee sono totalmente contrarie a quelle di questa associazione, ma perlomeno loro l’affitto lo pagano e l’elettricità pure. Che poi siano un gruppo di ispirazione neofascista e che ciò va contro una delle leggi italiane è un altro conto, ma qua si sta parlando di un’azione abusiva nei confronti di un bene privato.

Gli anarchici, come ovvio, non riconoscono ordinamenti e il diritto di proprietà. Forse è il caso di far loro capire che invece la proprietà è necessaria per il buon vivere delle comunità moderne e sarebbe necessario che le autorità prendessero in mano la situazione.

Inoltre, la cosa che più non mi è piaciuta è stato il riferimento, nell’ultimo volantino, alla facoltà di Sociologia di Trento. Quasi come se studiare lì significasse automaticamente avere le stesse idee di base di questi movimenti, che si permettono di auto-invitarsi all’interno di un’altra struttura pubblica. Io mi sono laureato in tale facoltà, densa di storia politica regionale e nazionale, e ne vado fiero. Sicuramente non lo sarei nel momento in cui si ospitasse un movimento estremista come quello anarchico.
Le elezioni si avvicinano e credo che anche questa tematica potrebbe essere al centro della campagna elettorale di diversi esponenti… e chissà come si muoverà la Giunta Andreatta in questo periodo.  

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