«Mettiamocela tutta!». Ma alcuni si fingono malati...

di Paolo Micheletto

Mettiamocela tutta. Bellissimo l'incitamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un po' come sentire mamma o papà, che di fronte alle difficoltà della vita dicono ai loro figli: "Tu impegnati al massimo, vedrai che ce la farai". Mettiamocela tutta, quindi. E speriamo che l'Italia si salvi. Certo che risulta molto difficile sperare, se una delle prime notizie del 2015 che leggiamo sul giornale riguarda ancora una volta Roma, dove a San Silvestro si è registrato l'83,5% di "assenze dell'ultima ora". Questo significa che 83 vigili su 100 non hanno lavorato "per malattia" il 31 dicembre. Davvero un fatto scandaloso.


Su una delle linee metropolitane aperte anche dalle 23.30 alle 2.30, invece, si sono registrate attese anche di mezz'ora perché l'azienda dei trasporti, a fronte di una necessità di 24 macchinisti per coprire lo straordinario, dalle 23.30 alle 2.30, ha avuto la disponibilità solo di sette persone. Insomma, a Roma c'è chi ha cercato di sabotare la gestione dell'ordine pubblico durante le feste di Capodanno e di sporcare ancora di più l'immagine già molto ammaccata della Capitale. Il vicesindaco Luigi Nieri ha anninciato che "è stata avviata un'indagine interna per verificare la situazione delle 835 assenze tra i vigili urbani di Roma. In tempi rapidi si avranno dei risultati, in base a questi si deciderà se interessare la magistratura". Va detto che i sindacati degli agenti di polizia municipale sono in guerra con il sindaco Ignazio Marino per la rotazione dei dirigenti pubblici: e in questo modo cercano di ridurre nel caos una città tanto importante e quindi un intero Paese.


Incredibile: chi ha un lavoro (sicuro) dovrebbe fare ogni sacrificio per risollevare l'Italia e quindi aiutare chi il lavoro non ce l'ha ancora. Ma invece di lavorare si fingono improvvisamente malati. E chi ce la "mette tutta" rischia di cadere nello sconforto per sempre.

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