Dal cappottino fuksia con maniche a sbuffo alla eco-pelliccia fluo con catarifrangenti, dal giaccone verde mimetico con cappuccio alla felpa "I love you", l'inverno è tutta un'esibizione del viscerale amore dei padroni per i loro teneri quattrozampe, di razze così selezionate (probabilmente Ogm) che non riescono neppure a stare calde nel proprio naturalissimo pelo.

A parte la mancanza di rispetto per la natura (far indossare una pelliccia a un cane è come appiccicare foglie di plastica a un albero in piena estate o petali di carta a un fiore appena sbocciato), vorrei sapere quale feromone è stato sparso nell'aria, perché mi pare che la confusione sia dilagante e che sempre più spesso i bipedi mostrino una pericolosa inclinazione a preoccuparsi eccessivamente di ciò che capita ai cani, per fregarsene invece altamente di quanto succede agli umani. A intenerirsi per cuccioli senza casa e a fare spallucce davanti a bambini mietuti da guerre, fame e malattie.

Forse le dosi di "Pet Therapy", in questa nostra società di rapporti confusi, sono state un po' troppo massicce: è tempo di antidoto, la cara, vecchia "Human Therapy".