B-Day

Oggi è il giorno del nostro "Sbarco in Normandia", oggi è il B-Day: il Senato voterà la decadenza di Silvio Berlusconi. Le truppe sono pronte e la battaglia, c'è da scommetterci, sarà epica.

di Giorgia_Cardini

Oggi è il giorno del nostro "Sbarco in Normandia", oggi è il B-Day: il Senato voterà la decadenza di Silvio Berlusconi. Le truppe sono pronte e la battaglia, c'è da scommetterci, sarà epica. In un crescendo di roboanti richiami al Diritto (sempre quel famoso elastico di cui parlavamo pochi giorni fa...) e alla Giustizia, umana e divina, mai applicata davvero.

Dopo il passaggio all'opposizione, annunciato ieri senza nessuna sorpresa né originalità, sarà questa l’estrema catarsi dei Forzisti-falchi-lealisti dall'innaturale alleanza coi "carnefici della sinistra": la folla portata in piazza oggi pomeriggio farà la sua finta rivoluzione, si muoveranno le ultime pedine per salvare il leader, per impedirne “l'omicidio politico-giudiziario“, risentiremo i paragoni azzardati dei mesi scorsi (Berlusconi come Mandela, come Luter King, come Gandhi, come JFK, B. come Cristo...), in aula qualcuno menerà le mani. 
E dal piano reale scivoleremo di nuovo tutti dentro al film, comico e drammatico allo stesso tempo, che viviamo da vent'anni, da quando contratti con gli italiani, cappi, mortadelle, ballerine, striscioni, maschere e scatolette di tonno hanno fatto il loro ingresso in Parlamento.
Ma da domani, morto il vecchio protagonista e ripulito il pavimento dai pop-corn e da qualche cannuccia masticata, forse il cinema cambierà programmazione e potremo vedere, finalmente, un'altra storia.
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