Cerca l'animale che c'è in te

di Barbara Goio

Teneri impiegati che si comperano il suv, anzi il crossover, per far finta di attraversare la giungla o conquistare l'Himalaya. Casalinghe disperate che vogliono risvegliare gli appetiti sessuali di mariti distratti con completi intimi in stampa animalier. Ragazzine che oramai sfoggiano il leopardato co

scarpe

n un tocco chic e bambini a caccia del biscotto zebrato. 

È inutile: tanto più viviamo in ambienti climatizzati, insonorizzati e disinfettati, tanto più alla fine sentiamo il bisogno di un qualche richiamo selvaggio e, visto che la pubblicità ha la capacità di capire gli umori delle persone molto più della politica (non è un caso se i leader più trascinanti siano proprio dei maghi dello slogan) ecco che sono arrivati sul mercato tutta una serie di prodotti identici a quelli precedenti, ma che hanno un enorme successo solo perché seducono i consumatori, promettendo loro un nuovo modo di vivere "on the wild side". E la cosa funziona. La mia idea? Prendiamo atto che abbiamo bisogno di tornare alla natura e invece di metterci addosso il finto leopardato, prendiamoci mezz'ora per una sana passeggiata in un prato, in un bosco, anche nei giardini sotto casa. Proprio in questo periodo è tutto un fervore di attività, con i passeriformi che si danno da fare per mettere su più grasso possibile e le ultime fioriture autunnali che regalano un po' di sana nostalgia per l'estate che si è temporaneamente allontanata ma che solo tra quattro settimane, dopo il solstizio d'inverno, ricomincerà ad avvicinarsi. Chi ha voglia di alzarsi prima dell'alba, intorno alle cinque, se ha un po' di fortuna e trova il cielo sgombro di nubi può persino vedere una cometa nel cielo: è meno luminosa di quanto si pensava, ma aiuta a capire che siamo parte di un tutto, e che la nostra vita qui sulla Terra è unica e preziosa. Altro che giungle artificiali....

brina

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