L'Adige, informazione di qualità e letture a sbafo

In tutti i paesi del Nord Europa, i giornali si distribuiscono in appositi contenitori, lasciando che sia il cittadino-lettore a lasciare il compenso dovuto. Anche nel vicino Sudtirolo, il sistema funziona. Il quotidiano Dolomiten, la domenica, distribuisce le copie, e raccoglie il lunedì i pagamenti inseriti nella apposita cassettina

di Pierangelo Giovanetti

Caro direttore, trovandomi ieri di buon mattino nella saletta di attesa del pronto soccorso del Santa Chiara, non ho potuto non notare come diverse persone con disinvoltura si appropriano di una copia del quotidiano Adige guardandosi bene dal corrispondere il relativo obolo richiesto di 1,20 euro nell'apposito contenitore. Nella decina di minuti che sono rimasto ho notato che su 5 prelievi di giornale solo uno si è degnato di introdurre delle monete gli altri 4 di cui 3 infermieri o inservienti nulla! Ma forse erano abbonati?
Non esistono i distributori automatici come per le bibite o qualcosa che lasci meno amarezza? 


In tutti i paesi del Nord Europa, i giornali si distribuiscono in appositi contenitori, lasciando che sia il cittadino-lettore a lasciare il compenso dovuto. Anche nel vicino Sudtirolo, il sistema funziona. Il quotidiano Dolomiten, la domenica, distribuisce le copie, e raccoglie il lunedì i pagamenti inseriti nella apposita cassettina.
Noi dell'Adige crediamo che anche il Trentino sia (o possa diventare a pieno titolo) Europa. E per diventare europei (e non solo «furbi» italiani) diamo fiducia ai trentini, e ci affidiamo alla loro responsabilità e alla loro consapevolezza che, se si prende una copia del giornale, occorre versare nella cassetta il corrispettivo di pagamento.
Sottrarre una copia a sbafo vuol dire rubare, perché quella copia è costata lavoro, tempo, carta, costi di stampa e distribuzione. E, senza il corrispettivo di 1 euro e 20, i giornali non potranno continuare a fornire informazione di qualità. Data la crisi profonda del mondo dell'editoria e il continuo venir meno delle risorse della pubblicità, il rischio concreto - anche in Trentino - è di non avere più in futuro quotidiani di approfondimento, di idee, analisi e letture critiche. Resterà solo la marmellata non verificata e non approfondita di notizie e pseudo notizie che corrono su internet, senza la garanzia fornita dal marchio di affidabilità e autorevolezza di una testata come l'Adige.
Ecco perché è fondamentale acquistare ogni giorno il quotidiano. È il modo per garantire anche in futuro il diritto all'informazione, e di assicurarlo anche nei luoghi più reconditi del Trentino, dove ormai non arriva più nemmeno la posta. Non basta leggere il giornale, magari al bar o in biblioteca. Perché così facendo si fruisce di un servizio che ha un costo e un valore, sempre più importante, senza contribuire al suo funzionamento. E quindi al suo futuro.
L'illusione falsa che il mondo di internet ha trasmesso è che tutto sia gratis, e che l'informazione non abbia un costo, cioè un valore. In realtà, questo non è vero. Garantire quotidianamente e professionalmente del buon giornalismo necessita di risorse, cioè di un piccolo contributo di ciascun lettore. Senza furbizie. Solo così si difende veramente e concretamente il diritto all'informazione.
p.giovanetti@ladige.it

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