La rivincita del mulo

Dove non osano nemmeno le jeep, l'Esercito americano userà i muli. Ma saranno dei muli meccanici: carrelli dotato di quattro zampe, invece di ruote, capaci di portare un quintale e mezzo su pendenze impossibili e rocce ineguali. Come i vecchi amici degli alpini.

di Luigi «Gigi» Zoppello - No

 Entro pochi anni le auto-robot, quelle che permettono la guida autonoma senza intervento dell'uomo, potrebbero essere affiancate - e in molte situazioni rimpiazzate - da animali-robot adatti al carico e capaci di muoversi su ogni terreno.  Alle quattro ruote si potranno così sostituire le quattro zampe che, unite alla capacità di superare ostacoli insormontabili per le vetture e perfino per i suv, metteranno di nuovo a disposizione dell'uomo le doti del mulo e degli altri quadrupedi da lavoro. Il progetto sviluppato dalla BostonDynamic - emanazione del celebre MIT - e supportato dall'Esercito Usa ha fino ad oggi realizzato robot a quattro zampe di diversa taglia, tutti caratterizzati dalla capacità autonoma (per la presenza di sensori, di telecamere e di un vero cervello elettronico) di percepire la conformazione del terreno e la presenza di ostacoli. Le zampe riproducono l'articolazione dello scheletro animale e una serie di attuatori idraulici e di molle consente di creare tutti i movimenti, variando anche l'andatura (passo, trotto e galoppo) o aiutando l'animale-robot a raddizzarsi dopo una caduta a terra. Il robot sviluppato a Boston può correre fino a 40 km/h, superare pendenze fino a 35 gradi e trasportare carichi fino a 154 kg.

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