La scuola laica per legge

Lo sapete che "lo Stato è neutro di fronte alle convinzioni religiose". E ancora: "Ciascuno è libero di credere o di non credere", prosegue l'articolo 3, e la laicità a scuola serve a proteggere da "ogni forma di proselitismo e pressione che impedirebbe a ciascuno di fare le proprie scelte"? Sì, ma indovinate dove...

di Luigi «Gigi» Zoppello - No

La scuola è laica, ciascuno è libero di credere o non credere, è vietato esibire segni religiosi: nelle scuole è in vigore da oggi la Carta della laicità, 15 articoli per ricordare agli alunni, dalle elementari al liceo, i principi fondamentali della Repubblica.  Il ministro dell'Educazione presenta il testo in un liceo, in presenza di alcune personalità politiche tra cui l'ex presidente del Consiglio costituzionale, il presidente dell'assemblea nazionale e la portavoce del governo. La carta ricorda che "la nazione confida alla scuola la missione di fare condividere con gli allievi i valori della Repubblica". L'articolo 1, in particolare, stabilisce che "è una repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale", mentre l'articolo 2 precisa che "lo Stato è neutro di fronte alle convinzioni religiose". E ancora: "Ciascuno è libero di credere o di non credere", prosegue l'articolo 3, e la laicità a scuola serve a proteggere da "ogni forma di proselitismo e pressione che impedirebbe a ciascuno di fare le proprie scelte". Tra gli altri articoli si legge che la laicità garantisce l'uguaglianza tra maschi e femmine e "rifiuta ogni forma di violenza e discriminazione" (articolo 12) e che "è vietato esibire segni religiosi o abiti attraverso cui gli alunni manifestano in modo ostentato l'appartenenza a una religione" (articolo 14).

Ah, dimenticavo di dirvi: stiamo parlando della Francia. Non dell'Italia. In Italia ci sono i crocifissi nelle aule.

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